Venerdì 3 Maggio 2024

Celle fotovoltaiche da record

Dal Giappone arriva una nuova cella solare a base di silicio con un rendimento da primato, ma ancora piuttosto lontana dal diventare un prodotto commerciale

La cella solare da record (Foto: Kaneka Corporation)

La cella solare da record (Foto: Kaneka Corporation)

Un gruppo di ricercatori dell'azienda chimica giapponese Kaneka Corporation ha stabilito un nuovo record di efficienza per una cella fotovoltaica a base di silicio, toccando il rendimento del 26,3%, 0,7 punti in più rispetto al precedente primato. Gli accorgimenti tecnici utilizzati per raggiungere tale traguardo sono stati descritti in un articolo pubblicato sulla rivista Nature Energy. ENERGIA PULITA, MA COSTOSA I problemi del fotovoltaico sono legati soprattutto alla sua non totale convenienza economica, che ancora oggi favorisce l'impiego dei combustibili fossili. In particolare, uno dei maggiori limiti riguarda il rendimento della cella solare, ossia il rapporto tra l'energia elettrica prodotta e quella incamerata grazie alla luce del sole. Le migliori celle fotovoltaiche presenti sul mercato hanno un'efficienza intorno al 20%, ma bisogna tenere conto che il pannello (o più correttamente: il modulo), dato dall'insieme dei singoli chip, è sempre dotato di un'efficienza minore. LA NOVITÀ Il team giapponese si è concentrato sul processo di lavorazione della cella, apportando numerose modifiche di rilievo. Tra queste, una delle più importanti ha riguardato l'utilizzo di un disco di silicio che è 165 micrometri più sottile di quelli standard. Sulla superficie della cella sono inoltre state eseguite delle incisioni per ridurre la quantità di luce riflessa. PER ORA SOLO IN LABORATORIO Il nuovo rendimento record è stato certificato a livello internazionale dall'istituto Fraunhofer ISE di Friburgo. Tuttavia, serviranno ulteriori ricerche prima che il significativo progresso venga tradotto in una tecnica spendibile su scala industriale. I ricercatori della Kaneka Corporation hanno dichiarato che l'obiettivo futuro è di raggiungere l'efficienza massima concessa in teoria dal loro processo, che si assesta al 29,1%.