Lunedì 6 Maggio 2024

Stepchild adoption, Pd spaccato: in 37 chiedono lo stralcio

E al Senato i cattodem presentato un emendamento per l'affido rafforzato. Gay.it: "Ecco la lista dei malpancisti"

Stepchild adoption, 37 deputati Pd chiedono lo stralcio (Dire)

Stepchild adoption, 37 deputati Pd chiedono lo stralcio (Dire)

Roma, 14 gennaio 2016 - Pd spaccato sulle Unioni civili. A dividere è ancora una volta la stepchild adoption prevista dal ddl Cirinnà, attualmente in discussione al Senato. Si tratta dell'adozione da parte del partner omosessuale, del figlio del compagno o compagna. Oggi un documento condiviso da 37 deputati dem, in gran parte riconoducibili all'area cattolica del partito, chiede di stralciare quel provvedimento o sostituirlo "con soluzioni normative che, nel garantire la piena tutela ai diritti dei minori, evitino di legittimare o incentivare comportamenti gravemente antigiuridici". Visto il voto segreto Alfredo Bazoli, tra i firmatari, avvisa che "senza una mediazione il rischio è il naufragio della legge al Senato". "Non è un documento contro" assicurano i parlamentari cattolici Pd "e rientra in quel partito plurale che ospita anime diverse. Omologare le unioni civili al matrimonio sarebbe incoerente dal punto di vista guridico. E' giusto dare a forme nuove una normazione nuova".

SENATO, EMENDAMENTO PER AFFIDO RAFFORZATO - Intanto i cattodem al Senato presentano un emendamento sull'affido rafforzato, che in pratica sostituirebbe la stepchild adoption. La correzione prevede che possa essere "disposto l'affidamento personale del minore alla parte dell'unione civile tra persone dello stesso sesso quando lo stesso è figlio, anche adottivo, dell'altra parte dell'unione civile e il genitore biologico estraneo all'unione civile sia sconosciuto, deceduto o decaduto dalla responsabilità genitoriale". Firmatari Stefano Lepri, Emma Fattorini e Rosa Maria Di Giorgi. L'emendamento non è definitivo: c'è tempo fino al 22 gennaio per modificarlo o integrarlo. 

LA LINEA PD - Micaela Campana, responsabile Diritti della segreteria Pd, tiene la linea: "Il dialogo è importante, giusto, sacrosanto", ma "l'asticella dei diritti sociali e civili della legge non può scendere, il testo non si può fare a pezzetti". La posizione del segretario Matteo Renzi del resto è netta: "Stepchild, libertà di coscienza e poi parola alle Camere".

L'ITER DEL DDL - In ogni caso in tutti, sostenitori della prima stesura del testo Cirinnà e fautori dello 'stralcio' della parte riguardante le stepchild adoption, sembra farsi largo la consapevolezza che sia ormai troppo tardi per pensare ad una riapertura della discussione che possa fare tornare il testo in Commissione al Senato. Quello che si può fare e che probabilmente si farà, riferisce una fonte dem, è mantenere il testo Cirinnà come cornice e 'arricchirlo' con alcuni paletti nei passaggi più controversi: Stepchild adoption, appunto, e convivenze di fatto.

Il primo nodo è anche, ovviamente, il più delicato e le opzioni in campo sono quattro: prevedere l'adozione solo per i figli nati prima della registrazione della coppia, prevedere l'adozione solo per i figli nati da precedenti relazioni, inserire il riferimento 'ultroneo' alla legge quaranta e, quindi, il rifiuto del concetto di gestazione altrui o, altimenti detto, 'utero in affitto', prevedere un periodo pre-adottivo 'di prova' al termine del quale un giudice decidera' se la coppia presenta le condizioni per adottare definitivamente il minore. L'ipotesi dell'affido rafforzato, secondo la stessa fonte, sembrerebbe difficilmente percorribile. 

LA LISTA DI GAY.IT - Mentre i democratici cercano di mediare prima dell'arrivo del testo in Aula, il sito Gay. it ha deciso di pubblicare la lista di tutti i 'malpancisti', aprendo la strada alla polemica aperta. Il sito pubblica nome, cognome, foto, mail, e recapiti di social network dei 33 (o 31) senatori. Contro l'iniziativa si scagliano tutti, per primi i senatori 'incriminati' che parlano di "squadrismo". "Il gruppo Pd del Senato ha un ruolo significativo e come sempre al suo interno si confronterà nel merito", dichiarano Vincenzo Cuomo, Gianpiero Dalla Zuanna, Nicoletta Favero. "In questo senso - aggiungono - respingiamo metodi squadristi e liste di proscrizione, che certamente non facilitano una discussione complessa su un provvedimento di portata storica che dovrebbe mirare ad armonizzare diritti e non a contrapporli".Giorgio Tonini, sempre del Pd, parla di "richiami a lontani fantasmi". Strali anche dall'opposizione.