Sabato 4 Maggio 2024

Giro di Croazia, Nibali secondo. Addio maglia

Sconfitto in volata nel giorno più triste

Vincenzo Nibali (LaPresse)

Vincenzo Nibali (LaPresse)

Ucka, 22 aprile 2017 - Oggi voleva vincere, Vincenzo Nibali. "Non so se ce la faccio, non ho parole", scriveva su Twitter subito dopo appresa la notizia della morte di Michele Scarponi. Compagni di squadra fino alla scorsa stagione, sul podio da rivali al Giro 2013, secondo e terzo dietro Alberto Contador. Amici da sempre e per sempre. Vaglielo a dire tu, cos'è il dolore, a un ciclista.

Nibali è in gara al Giro di Croazia, oggi si corre la tappa regina. Centoquarantuno chilometri da Porec a Ucka, con una tembile salita di 20 chilometri da affrontare due volte: a 60 km dal traguardo e come scalata finale. Mette la squadra a tirare a tutta, Vincenzo. Pellizzotti, Sioutsu e compagni: oggi non si scappa, i fuggitivi se ne facciano una ragione. Qualcuno ci prova, ma il treno del Team Bahrain sembra quello che prepara una volata in pianura. Tutti compatti, in attesa del capitano. Quindici chilometri all'arrivo, poi dieci. Nibali resta al coperto, scuro in volto. Concentrato su quello che tutti, anche in gruppo, si aspettano succederà.  A 4 dall'arrivo si mette a tirare Pellizzotti. Sono frustate. Nibali perde un paio di posizioni, sbuffa. Chissà a cosa pensi, Vincenzo. Qualche schermaglia, Sioutsu cede qualche metro e lo Squalo dello Stretto che resta solo con Pellizzotti a fianco. Nel gruppetto sono in una quindicina, quando mancano 2,5 all'arrivo. Nibali, parla alla radiolina, Pellizzotti dà l'ultima spinta. Poi parte Vincenzo. Due dall'arrivo e arriva la prima progressione per testare gli avversari. Attacca, rallenta, poi riparte. Con lui restano solo Hirt e Roson Garcia. Nessun cambio, come previsto. All'ultimo chilometro ci prova Roson Garica, rientra anche Polanc. Sono in quattro a giocarsela, Nibali lascia fare, aspetta lo sprint. Ma in volata a Vincenzo manca qualcosa, ad alzare le braccia è Roson che con la vittoria di oggi si prende la maglia di leader della classifica generale. Il giro di Croazia sembra suo, la passerella di Zagabria di domani è solo una formalità.