Giovedì 9 Maggio 2024

Samp e Genoa, Liguria vista Europa. Fiorentina e Udinese rimandate

I blucerchiati stendono 3-1 i viola e restano da soli al terzo posto a -3 dalla Roma. Perde contatto l'Udinese, battuta 4-2 in casa dal Grifone. In parità Torino-Atalanta e Chievo-Sassuolo

La Sampdoria festeggia sotto la curva (Lapresse)

La Sampdoria festeggia sotto la curva (Lapresse)

Firenze, 2 novembre 2014 - In serie A è riscossa ligure: Sampdoria e Genoa sono le protagoniste della decima giornata. I blucerchiati di Mihajlovic battono 3-1 la Fiorentina e, dopo il ko contro l'Inter, riprendono la loro cavalcata verso i piani alti della classifica. La vittoria sui viola regala alla squadra di Mihajlovic il terzo posto solitario in classifia con 19 punti, appena tre in meno della Roma. Perde contatto invece l'Udinese: il gol in apertura di Di Natale, in numero 199 in serie A, è solo un'illusione per i friulani travolti 4-2 in casa da un Genoa che dopo la vittoria sulla Juve si ripete al Friuli. In attesa del posticipo tra Milan e Palermo, si chiudono senza gol Torino-Atalanta e Chievo-Sassuolo

LE PARTITE 

SAMPDORIA-FIORENTINA 3-1: Dimenticata la sconfitta di San Siro, la Sampdoria al Marassi torna a fare la voce grossa domando la Fiorentina e volando da sola al terzo posto, in attesa dei risultati di Milan e Lazio. Concreti i blucerchiati, che però devono ringraziare Romero, eroe per caso: ai margini in estate, titolare da quattro giornate per l'infortunio di Viviano, l'argentino ha parato un rigore sull'1-0 spianando la strada alla vittoria. La Fiorentina paga l'errore di Gonzalo Rodriguez dal dischetto, ma anche l'inconsistenza offensiva di un attacco nel quale, nella ripresa, non è bastato il rientro di Mario Gomez. Non esaltante l'avvio di gara, che decolla al 27', quando Aquilani stende Soriano in area: dal dischetto Palombo è perfetto per l'1-0. Lo è meno al 31', quando atterra Babacar e Giacomelli concede rigore alla Viola: Romero spiega al connazionale Gonzalo Rodriguez perché è titolare nell'Argentina e para, salvando la Samp. Fuochi d'artificio prima dell'intervallo con Rizzo che fa 2-0 con un bel sinistro e Savic che replica dopo due minuti di testa, su angolo di Borja Valero: 2-1 all'intervallo. Nella ripresa la Samp prova ad accelerare per chiudere il match, ma è la Fiorentina a sfiorare il 2-2 in una mischia al 18' nella quale Babacar non trova la zampata vincente. I viola crescono, ma nel loro momento migliore, Pizarro perde palla e avvia il contropiede di Eder, implacabile davanti a Neto per il 3-1. Gara chiusa e terzo posto al sicuro.

UDINESE-GENOA 2-4: Il Genoa non si sveglia dal sogno, l'Udinese torna sulla terra. Dopo aver fatto piangere la Juventus il Grifone regala il bis al Friuli e raggiunge il Napoli a 18 punti in classifica. Un'impresa da ricordare al termine di una gara vissuta in apnea tra ribaltamenti di fronte continui. Erano bastati 26 secondi a Di Natale per segnare il suo 199° gol in A. Un passaggio sbagliato di Greco aveva innescato il contropiede di Thereau, finalizzato dal bomber friulano di precisione. Tutto sembrava filare sui binari giusti per l'Udinese che però presto si ritrovava a dover rifare tutto daccapo. Prima un tiro a giro di Marchese a beffare Karnezis, poi un pasticcio difensivo, con Bruno Fernandes che effettuava un retropassaggio avventato in area senza accorgersi di Matri e palla che arrivava a Falque bravo a insaccare a porta vuota e il ribaltone sembra consumato. C'è voluto orgoglio e convinzione per rimettere in piedi la gara, ma soprattutto c'è voluto il solito Di Natale. La bandiera udinese poco prima dell'intervallo si traveste da uomo-assist e serve a Widmer la palla per il rasoterra del 2-2 con cui si va al riposo. Emozioni che si susseguono anche nella ripresa perché, dopo un avvio convincente dell'Udinese ecco arrivare il terzo gol rossoblù dopo solo 9'. Bella giocata di Falque, velo di Perotti e girata vincente di Matri. La reazione udinese porta a un rigore reclamato invano da Di Natale e a un destro potente dello stesso bomber, dopo dribbling ubriacante, con palla di poco a lato. Il Genoa si difende con ordine, sfiora anche il poker con Antonelli e protegge il successo, l'Udinese ha ancora un paio di occasioni con Lucas Evangelista ma senza esito. A mettere la parola fine sull'incontro il quarto gol segnato da Kucka al 41' con un destro all'incrocio.

TORINO-ATALANTA 0-0: Il bunker dell'Atalanta regge, il Toro non sfonda e perde l'occasione di riverniciare d'ottimismo la classifica. Uno zero a zero tutto sommato giusto, per quel (poco) che si è visto. Tanto possesso palla e una palla gol pulita: è quanto produce il Torino in un primo tempo senza grosse emozioni, con l'Atalanta brava a isolare Quagliarella e a chiudere gli spazi, lasciando a Denis il compito di guastatore davanti, e i granata incapaci di velocizzare la manovra. L'unica vera occasione dei primi 45' arriva alla mezz'ora quando su una traiettoria tesa sul secondo palo, Moretti ruba il tempo a Biava e colpisce quasi in tuffo verso la porta, mancando di pochissimo i pali difesi da Sportiello. La replica orobica è un colpo di testa di Stendardo, ben servito da Denis, con Gillet bravissimo a volare e a non farsi sorprendere. Ripresa senza grossi sussulti: Amauri, subentrato a uno spento Martinez, è il più pericoloso del Toro ma forse l'emozione più bella è il ritorno da avversario di Rolando Bianchi, autore di 77 gol in maglia granata, che prende il posto di Denis. Finale convulso ma il forcing del Torino non produce effetti con l'ultimo brivido proprio allo scadere quando l'ottimo Sportiello si supera su una punizione di Farnerud. Finisce così e fa festa solo l'Atalanta, al secondo pari di fila.

CHIEVO-SASSUOLO 0-0: Continua il purgatorio del Chievo. Contro il Sassuolo Maran conquista il suo primo punto sulla panchina dei veneti, ma ha poco da festeggiare, dato che in campo i suoi non hanno mostrato passi avanti, anzi. Il Chievo ha sofferto un Sassuolo di certo non brillante e non è un caso che, al fischio finale, il migliore tra i padroni di casa sia il portiere Bizzarri, preferito da Maran a Bardi. Pur optando ancora una volta per un modulo offensivo - con Birsa e Schelotto sulle fasce in appoggio a Paloschi e Meggiorini - il Chievo nel primo tempo combina poco e subisce il gioco del Sassuolo. Il migliore risulta così proprio Bizzarri, pronto sia sulla punizione di Berardi all'8' e poi sul tiro dalla distanza di Sansone, al 21'. Lo show del portiere continua nella ripresa, con le risposte, sulle conclusioni di Taider e Berardi. Sussulti di un Sassuolo che, comunque, non fa granché per sbloccare la partita, probabilmente ancora pago dei due successi consecutivi contro Parma ed Empoli. Di Francesco prova a cambiare marcia inserendo Pavoletti prima e Floro Flores poi, ma il risultato non cambia. I neroverdi possono anche accontentarsi, il Chievo no: da oggi è ultimo, scavalcato anche dal Parma.