Lunedì 29 Aprile 2024

La Roma riparte a tutta: 3-0 al Chievo per dimenticare la Juve

I giallorossi disegnano calcio e stendono i veronesi realizzando tre gol in mezz'ora: segnano Destro, Ljajic e Totti su rigore. La vetta è ora più vicina

Totti festeggiato dai compagni (Ansa)

Totti festeggiato dai compagni (Ansa)

Roma, 18 ottobre 2014 - Alla Roma basta mezz'ora di grande calcio per dimenticare la sconfitta con la Juve e riprendere il filo di un discorso interrotto due settimane fa fra polemiche e veleni: il Sassuolo fa il resto fermando i rivali scudetto e la vetta è adesso lì ad appena un punto. Destro, Ljajic e il solito Totti non lasciano scampo a un Chievo che all'Olimpico non può che adattarsi al ruolo di comparsa. La rabbia unita all'eleganza del gioco mostrato dalla squadra di Garcia sono state un cocktail letale per i veronesi, travolti da una Roma che ha dominato la gara e mandato segnali incoraggianti anche in vista dell'appuntamento di gala di martedì sera contro il Bayern Monaco. 

Garcia ritrova in difesa Astori e a centrocampo De Rossi, mentre in attacco sceglie Totti per completare il tridente con Destro e Ljajic. Restano a riposo in panchina Florenzi e Gervinho, in previsione del Bayern. Corini si copre e si affida in avanti al duo Maxi Lopex-Paloschi. Dopo il primo pericolo creato da Totti, bastano quattro minuti alla Roma per passare in vantaggio. Sull'angolo di Pjanic, svetta la testa di Destro: Bardi battuto, 1-0. Al 25' c'è gloria per Ljajic, che va a segno al termine di un gran spunto personale: ma stavolta il portiere ospite non pare immune da colpe. I gialloblù sembrano già alle corde, ma provano a rimettersi in carreggiata con un'incornata di Dainelli sul quale De Sanctis, al rientro tra i pali, non ha problemi.

Poco dopo però è ancora Roma-gol: lo stesso Dainelli trattiene De Rossi, Calvarese indica il dischetto e dagli undici metri Totti è implacabile. 3-0 al 33' e successo già in cassaforte. I giallorossi giocano sul velluto e sfiorano il poker in contropiede con Destro, stavolta Bardi è attento. Lo spauracchio maggiore per il Chievo resta Totti, incontenibile: riceve palla da Destro, la sua conclusione si spegne sul fondo di un nulla. Chiaro che nell'intervallo Garcia ordini ai suoi di non disperdere energie preziose, ma nella ripresa è sempre la Roma a creare pericoli quando non si limita al controllo della palla, con un Chievo ormai sfiduciato.

Cerca ancora gloria Ljajic con un destro dai 30 metri, poi è Totti a sfiorare il gran gol con un destro al volo. Al quarto d'ora il tecnico francese concede la standing ovation a Totti, rilevato da Florenzi. Tocca poi a Pjanic prendere la via della panchina, concedendo spazio a Paredes. Finale all'insegna degli applausi dell'Olimpico per Nainggolan, autore di una prestazione maiuscola: il belga viene sostituito da Ucan. Poi, al fischio finale, i pensieri giallorossi possono finalmente proiettarsi al Bayern, contro cui la squadra di Garcia è attesa da una prova di maturità.