Houston (Stati Uniti), 1 gennaio 2017 – James Harden ha scelto di festeggiare l'ultimo giorno del 2016 non stappando una bottiglia champagne, bensì con quello che è oramai diventato il suo indelebile marchio di fabbrica: la tripla doppia. Questa volta però, dopo aver eguagliato e oltrepassato soltanto poche settimane fa una leggenda dei Rockets come Hakeem Olajuwon nella classifica dei giocatori della franchigia texana con più triple doppie (dove ora il “Barba” è in vetta), ha veramente dato il meglio di sé mandando a referto 53 punti, 17 assist e 16 rimbalzi nel roboante 129-122 con cui i suoi Rockets i sono sbarazzati dei Knicks che come parziale attenuante avevano l'assenza di Porzingis out per un guaio al tendine d'Achille. L'ultimo a segnare una tripla doppia con almeno 50 punti fu il grande Wilt Chamberlain nel 1968 e questo rende appunto leggendaria l'impresa di Harden che continua quindi la sua sfida a distanza con l'asso dei Thunder, Russell Westbrook, che anche questa notte ha trascinato OKC con il medesimo marchio di fabbrica che ha Harden: i suoi 17 punti, 14 assist e 12 rimbalzi (era già in tripla doppia a fine primo tempo) hanno infatti dato una grossa mano alla franchigia di Oklahoma City – che recuperava Victor Oladipo (15 punti e 4 rimbalzi) dopo una lunga assenza – per infliggere ai Clippers, che ancora una volta soffrono terribilmente per la doppia pesantissima assenza dell'asse Paul-Griffin, la sesta sconfitta consecutiva (114-88).
Sembra invece che stiano trovando una giusta quadratura di squadra i Milwaukee Bucks che, pur non avendo ancora la giusta continuità di risultati, sul piano del gioco stanno mostrando notevoli progressi come dimostra anche il netto successo a spese dei Bulls (116-96) griffato dalle giocate del sempre più decisivo Giannis Antetokounmpo (35 punti, 9 rimbalzi e 7 assist) e di Jabari Parker (27 punti). Nella notte arriva anche la ciliegina sulla torta in questo anno straordinario per LeBron James – fresco trentaduenne – che con 32 punti, 9 assist e 6 rimbalzi firma assieme a Kevin Love (28 punti e 10 rimbalzi), nonostante le assenze di Irving e JR Smith, il successo dei Cavs che battono 121-109 gli Charlotte Hornets, che ancora non possono contare su Belinelli ai box per il problema alla caviglia rimediato pochi giorni fa e a cui non basta uno strepitoso Walker (37 punti). Infine con 18 punti a testa di Hayward e Gobert i Jazz si sbarazzano senza troppi problemi dei Suns che perdono 91-86.