Mercoledì 1 Maggio 2024

Mourinho nostalgico: "I tifosi dell'Inter sono speciali, e Moratti lo è di più"

The Special One ha ripercorso la sua carriera di allenatore e i suoi successi in Champions, ora vorrebbe centrare il terzo titolo con il suo Chelsea.

José Mourinho (Olycom)

José Mourinho (Olycom)

Londra, 19 ottobre 2015  - Un Mourinho che non ti aspetti spunta da una intervista che The Special One ha rilasciato a Uefa.com: "I tifosi dell'Inter sono speciali e Moratti è più che speciale. Era una vera famiglia e in quella stagione abbiamo fatto tutto, abbiamo vinto tutto". 

José ripercorre la sua carriera in Champions League e torna al 2010, alla 'Triplete' centrata coi nerazzurri e alla finale di Madrid vinta contro il Bayern Monaco. "Era la partita della vita per molti dei miei giocatori era l'ultima chance per Zanetti, Materazzi, Cordoba, Chivu e Maicon di vincere la Champions. E abbiamo giocato quella partita con quella mentalità. Non giocavamo in undici ma in migliaia perché l'Inter aspettava quel momento da tantissimo tempo. Eravamo molto fiduciosi ed è stato il modo perfetto di lasciare un club che amo moltissimo". 

C'era già riuscito col Porto sei anni prima: "Fu perfetto. Il Monaco era partito meglio di noi ma dopo 10-12 minuti eravamo in completo controllo. E' stato un momento fantastico per noi ed è stato un peccato che la società non sia riuscita a tenerci tutti insieme, chissà cosa avremmo potuto fare. Dopo quella vittoria, invece, andammo via io, Deco, Paulo Ferreira, Carvalho, Nuno Valente e Costinha, la squadra è scomparsa ma non la storia". 

Poi nel 2010 c'è stata la chiamata del Real Madrid. "Quando sono arrivato al Real, non raggiungevano i quarti di finale da quasi dieci anni e quando abbiamo trovato il Lione agli ottavi c'era il panico. Ma abbiamo superato quella barriera, il club è cambiato, i giocatori anche, pensavamo di poter vincere ma per tre anni di fila siamo arrivati in semifinale e per ragioni diverse non siamo riusciti ad andare oltre". 

Il dolore della semifinale persa ai rigori col Bayern "E' stata una grande delusione ma quando il Real ha vinto la Champions nel 2014 era perché se lo meritava e io ero il primo a essere felice". 

Ora Mou vuole portare il Chelsea in cima al mondo. "Ho un ottimo gruppo, i rapporti sono eccellenti, penso sempre che bisogna andare passo dopo passo e la fase a gironi è il primo. Bisogna finire fra le prime due e andare avanti, poi dagli ottavi in poi l'imprevedibilità di ogni dettaglio diventa fondamentale, solo una squadra può vincere e solo due possono raggiungere la finale. Essere il primo allenatore a vincere la Champions con tre club diversi? Non è questo l'obiettivo, l'obiettivo è vincere una terza Champions, non stabilire un record. Se qualcuno ci riesce prima di me o se qualcuno vince con 4 o 5 club diversi, non mi interessa. Voglio solo vincere la Champions col Chelsea".