Giovedì 9 Maggio 2024
MANUEL MINGUZZI
Sport

Milan, è Montella il tuo top player

L’allenatore rossonero è il vero valore aggiunto della squadra, che ancora attende il suo top player dal mercato

Vincenzo Montella (LaPresse)

Vincenzo Montella (LaPresse)

Milano, 28 dicembre 2016 – Dopo anni di repentini cambi in panchina, il Milan ha trovato l’allenatore da cui ripartire e costruire un ciclo. Vincenzo Montella ha conquistato l’ambiente rossonero, con la sua mentalità, la sua filosofia di gioco. E se fino a qualche mese fa la società brancolava nel buio sulla scelta dei tecnici - dopo Allegri sono arrivati Seedorf, Inzaghi, Mihajlovic e Brocchi nel giro di due anni e mezzo - ora la situazione è chiara e limpida.

MENTALITA’ E IDEE – Balza subito agli occhi come il Milan di Montella abbia acquisito una mentalità vincente, non tanto per il successo in Supercoppa quanto per l’atteggiamento in campo della squadra, sempre propositivo, concentrato e finalizzato al successo anche quando questi non arriva. E’ un Milan che non perde mai rotta, che rimane in partita e spesso porta a casa punti dove prima li perdeva. Il salto di qualità a livello mentale è evidente, la consapevolezza è maggiore, l’entusiasmo aiuta a trovare energie quando si accende la spia e le facce sono decisamente diverse rispetto a un anno fa. C’è più convinzione, fiducia nei confronti di un allenatore che ha saputo inserirsi nel modo giusto senza strafare ma portando concetti nuovi rispetto al passato.

FILOSOFIA DI GIOCO – Il Milan, per sommo volere del presidente Berlusconi, ha sempre cercato di imporre il proprio gioco, comandando le operazioni e divertendo i tifosi. Questo aspetto è venuto meno negli ultimi anni, quando un continuo cambio di guida tecnica ha inibito la costruzione di un nuovo ciclo e di una nuova identità. La filosofia del Milan non è mai stata chiara, sembrava quasi si navigasse a vista perché l’allenatore di turno aveva perennemente le ore contate. Con l’arrivo di Montella si è cercato di trasmettere una nuova identità di gioco, se vogliamo più simile al Barcellona ma senza risultare una copia sbiadita. I rossoneri cercano di dare spettacolo, mantenere il possesso con lo scopo di consentire agli esterni Bonaventura e Suso di sfruttare l’uno contro uno per servire l’attaccante a centro area. C’è un gioco palla a terra più preciso e funzionale, senza esagerare quando determinati momenti della partita non consentono lo sviluppo di una manovra di qualità. Il Milan gioca a calcio ma sa anche difendersi, cosa che in passato non era in grado di fare con questa solidità. C’è la necessità di proporre e quello di abbassare il baricentro, e Montella è riuscito a trasmettere ai giocatori quando è il momento di giusto per fare l’uno o l’altro. Insomma, in attesa dell’arrivo di un top player dal mercato, il Milan può coccolarsi il suo tecnico, il vero top player della squadra, l’artefice principale di questa rinascita che ha portato il primo trofeo in bacheca dopo cinque anni.