Giovedì 16 Maggio 2024
MATTEO AIROLDI
Sport

Milan, grana Mati Fernandez: possibile lungo stop. Maldini: Per ora non torno

Il centrocampista cileno si è infortunato giocando in Nazionale: domani gli accertamenti ma rischia un lungo stop. Montella pensa quindi al 4-4-2. Maldini chiude le porte ad un ritorno in rossonero, Albertini ora è il favorito per un ruolo nel nuovo organigramma

Milano, 7 Settembre - In attesa del ritorno in Italia previsto per domani di Carlos Bacca e Keisuke Honda, buona parte della rosa milanista si è ritrovata quest'oggi a Milanello per iniziare a preparare la sfida di domenica alle 15 contro l'Udinese: una doppia seduta tra campo e palestra a cui non ha potuto però prendere parte il neoarrivato Mati Fernandez che durante il match disputato dal Cile contro la Bolivia ha rimediato un problema muscolare all'inguine. In Cile si parla addirittura di un possibile strappo che potrebbe tenere fuori il mediano arrivato negli ultimi minuti del mercato estivo dalla Fiorentina quasi un mese. Al Milan però vogliono vederci chiaro e già nella giornata di domani sottoporranno il giocatore ad esami strumentali molto approfonditi per capire l'entità dell'infortunio. Uno stop che complica e non poco le carte sul tavolo di MIster Montella che ora si trova a dover fronteggiare una piccola emergenza a centrocampo (Kucka è squalificato) e potrebbe quindi optare per un temporaneo cambio di modulo passando al 4-4-2 con Suso e Bonaventura sulle corsie esterne e la coppia Montolivo-Sosa a presidiare il centro del campo. In questo caso sarebbe rimandato dal primo minuto del croato Mario Pasalic e potrebbe invece arrivare - causa la squalifica di Niang - quello di Gianluca Lapadula che farebbe coppia in attacco con Bacca. Nelle prossime 48 ore sicuramente questa matassa riguardante il modulo con cui il Milan fronteggerà l'Udinese sarà dipanata. 

 
Nel frattempo, per quanto riguarda il nuovo  assetto dirigenziale, il futuro amministratore delegato Marco Fassone lavora senza sosta alla ricerca del profilo perfetto che possa incarnare il ruolo di nuovo DS rossonero: ai già noti Daniele Pradè (al momento il favorito), Riccardo Bigon, Piero Ausilio e walter Sabatini, si sarebbero aggiunti oggi i nomi nuovi di Massimiliano Mirabelli - attuale capo dello scouting dell'Inter che ha già lavorato con Fassone - Sean Sogliano, ora al Bari, e l'iberico Eduardo Macia, visto di recente alla Fiorentina e al Betis Siviglia. Un curioso retroscena riguarda invece il DS della Juventus Fabio Paratici che sarebbe stato contattato da Fassone qualche settimana fa ma avrebbe declinato l'offerta trovandosi a suo agio in bianconero. 
 
Demetrio Albertini pare invece la bandiera rossonera del passato da inserire nei nuovi quadri dirigenziali con un ruolo da definire. Paolo Maldini, altro candidato forte insieme a Billy Costacurta, a margine di un evento che oggi lo ha visto protagonista si è di fatto chiamato fuori dalla corsa per il rientro in società e ha detto la sua su chi compra club all'estero:"Sono leggermente stanco di sentire queste cose riguardo ad un mio possibile ritorno al Milan. Oramai mi sono fatto la mia vita - ha dichiarato l'ex capitano milanista -  e non c'è veramente niente di vero in tutto questo. Il Milan resterà un grandissimo amore,  mio e di tutta la mia famiglia.  Credo che sia un dovere da chi acquista un club in un paese straniero andare a vedere la storia della società che acquista. Ho sempre ripetuto che il presidente di un club non lo può considerare suo. Il Milan ha milioni di tifosi al mondo e ci vuole rispetto nei loro confronti, bisognerebbe tenere in considerazione il loro pensiero, poi è normale che la gestione sia personale". Parole al miele per Silvio Berlusconi che sta per lasciare dopo 30 anni di successi: " Il suo addio mi fa molto effetto, sono arrivato al Milan quando c'era un altro presidente e ho vissuto in prima persona il cambio di proprietà e il suo arrivo. E' stato un presidente incredibile, il più vincente e innovativo del calcio moderno".