Ettore Messina, ct della Nazionale (Ciamillo)
Roma, 20 gennaio 2016 - Sangue sudore e lacrime per arrivare alle Olimpiade. Ettore Messina, di nuovo ct della Nazionale di basket, ha preso in prestito dal più grande politico del Novecento, Winston Churchill, una frase epocale.
E vera. Alla sua seconda volta sulla panchina azzurra, la prima culminò con l'argento agli Europei del 1997, Messina sa benissimo di dover guidare una squadra tanto ambiziosa quanto impegnativa.
La Nazionale dei tre assi NBA (forse due, oggi) Gallinari, Bargnani e Belinelli, di Gigi Datome, uno dei pretoriani di Obradovic nel Fenerbahçe, di Alessandro Gentile, il talento più forte rimasto nel nostro campionato: di un gruppo che ha potenziale, ma deve ancora farlo fruttare, canalizzarlo e concretizzarlo con dei risultati all'altezza delle doti tecniche.
Queste le sue parole alla presentazione ufficiale da ct, presso il Salone d'Onore del Coni a Roma. "Mi piacerebbe dire a tutti che andremo sicuramente a Rio ma non lo posso fare: posso soltanto promettervi sangue, sudore e lacrime. Faremo di tutto, competeremo al massimo delle nostre capacità e poi speriamo di ritrovarci qui a preparare la spedizione. Grazie per la fiducia".
Un ritorno dopo l'inizio, quasi un quarto di secolo fa: sempre emozionante. "Ancora più di 23 anni orsono, quando sono entrato in questo salone per la presentazione di allora. Quella volta non sapevo a cosa sarei andato incontro, questa invece credo di avere un'idea precisa di cosa significhi allenare l'Italia e del grande onore e responsabilità che comporta".
Una sfida che Messina, vice allenatore dei potentissimi San Antonio Spurs, una della dinastie più grandi della NBA, allenerà gratis la Nazionale al torneo preolimpico, che giocherà in casa aTorino.
"Può essere molto importante perché ci sarà una spinta aggiuntiva da parte dei nostri tifosi allo stesso tempo dobbiamo anche essere bravi a non farci travolgere da tutto questo. Il pubblico può darti fiducia nei momenti difficili ma allo stesso tempo non ti deve dare la superficialità di dire che è fatta ancora prima di giocare".
Quante possibilità per volare a Rio 2016? "Questa Nazionale ha le carte in regola per qualificarsi alle Olimpiadi, ha talento, entusiasmo, un vissuto importante perché ha giocato e vinto anche delle partite importanti ed è arrivata ad un passo dall'entrare tra le prime quattro dell'Europeo dove forse avrebbe potuto arrivare anche in finale. Speriamo anche nella salute per giocarcela con tutti quanti".
Churchill con le lacrime, il sudore e il sangue impiegò sei anni per resistere e vincere la più importante delle sfide.
Messina dovrà puntare su una meno britannica guerra lampo il torneo olimpico dal 4 al 9 luglio a Torino.
In bocca al lupo al coach.