Domenica 5 Maggio 2024

Juve, manca Vidal e Pirlo non guida. Allegri: è allarme

Allegri non ha un buon rapporto con il Sassuolo e si sapeva, ma questo stop della Juve con l’ultima in classifica è qualcosa che va oltre ogni immaginazione. Della serie "Chi l’avrebbe mai detto?" i bianconeri non riescono a vincere e rischiano pure di perdere, dilapidando così due terzi del velenoso vantaggio sulla Roma. Quel che è successo dipende in parte dalla buona partita di un Sassuolo fisicamente strepitoso e tatticamente interessante (grande Zaza), ma soprattutto da una Juve che ha mostrato per intero i suoi limiti attuali.

Del 3-5-2 di Conte mancano molti interpreti e tante energie. Soprattutto questo modulo diventa difficile da giocare se i centrocampisti non si inseriscono con intensità e velocità. L’assenza di Vidal, la mancanza dei suoi muscoli, è una lacuna vistosa, Pirlo palesemente fuori condizione regala solo prevedibilità, Pereyra è acerbo a certi livelli e Allegri sbaglia a far riposare Marchisio: in questo momento è indispensabile. E’ proprio il centrocampo il problema di questa Juve, la poca aggressività e la scarsa verticalizzazione hanno tolto molto al modo di giocare classico dei bianconeri. Ne patisce anche l’attacco dove Llorente apre spazi a chi non arriva e non ci sono alternative visto l’infortunio di Morata.

Ultima decisione poco comprensibile di Allegri, anche pensando alla Champions, è l’esclusione di Asamoah che vale molto di più di un Evra ai titoli di coda. Insomma, una Juve d’improvviso stanca e preoccupata, come se le polemiche del dopo-Roma le avessero tolto serenità e l’avessero appesantita. E la sensazione che l’allenatore creda poco in questo modo di giocare che la società gli ha chiesto di mantenere, ma nel quale lui si ritrova poco nel momento di cambiare qualcosa. Insomma, una Juve d’improvviso troppo brutta e stanca forse condizionata dal pensiero della partita di mercoledì ad Atene. Serata strana.Sicuramente un allarme che suona.

La Roma, invece, caricata dalla crociata "contro la Juve che ruba" lanciata da Totti, Garcia etc, ha raddoppiato energie e volontà. Grandi giocate, tante idee, velocità. Sulla squadra niente da dire, sulle parole aspettiamo l’intervento della procura federale: nessuno può permettersi di dire certe cose a tifosi già abbastanza eccitati. Ci consoliamo pensando che Mihajlovic e Zeman, comunque vada, stasera dopo la partita se ne andranno a cena assieme. E dopo, magari, giocheranno a carte: il calcio a volte torna umano.