Lunedì 29 Aprile 2024

Genoa-Parma rinviata. Calcio all'anno zero. Servono controlli veri

di Giuseppe Tassi

IL RISCHIO era uno sciopero bianco dei calciatori sul campo del Genoa. E così la Federcalcio ha accettato di smentire le sue ferree regole. Su richiesta di capitan Lucarelli e compagni, salta un’altra partita del derelitto Parma, in attesa dell’assemblea di Lega, convocata per il 6 marzo, si prenda a cuore il problema della regolarità del campionato. I club dovranno destinare una quota-parte da versare nella casse del Parma per coprire le spese di gestione fino alla fine del torneo. A meno che Oudini Manenti, sconfessato anche dal sindaco, non vesta i panni del mago, trovando le risorse per rianimare la società al tracollo. Fra pignoramenti e indagini della Procura per bancarotta fraudolenta, il caso Parma diventa l’emblema di un calcio all’anno zero, di un movimento incapace di darsi regole che garantiscano l’equilibrio economico delle società.

I MILLE e più giocatori acquistati nelle ultime gestioni del club emiliano e gli oltre 300 che non hanno mai giocato con la maglia gialloblù nascondono un sottobosco inquietante che ha determinato il profondo rosso di bilancio di oggi. Non a caso Manenti ha potuto rilevare il Parma da Taci al prezzo simbolico di 1 euro. Una pratica che il calcio non deve più consentire. Il Consiglio federale di ieri ha definito le linee guida che prevedono grosse restrizioni e responsabilità in capo a chi decide di acquisire le società. Peccato che questa riforma, vitale per il futuro del calcio italiano quanto la ristrutturazione dei campionati, arrivi soltanto ora con una società sull’orlo del fallimento, i beni del club sequestrati (comprese le panchine) e un campionato che corre verso la fine con alti rischi per la sua regolarità.

di Giuseppe Tassi