Lunedì 6 Maggio 2024
LEO TURRINI
Formula1

Piero Ferrari: vedrete, torneremo a vincere

Il vicepresidente della Rossa nel sedicesimo anniversario del primo trionfo iridato di Schumi con la Scuderia, fa coraggio ai tifosi del Cavallino

Piero Ferrari (NewPress)

Piero Ferrari (NewPress)

Maranello, 9 ottobre 2016 - «Non posso sapere di quanto tempo avremo bisogno e non voglio illudere i tifosi ma abbiamo corretto la rotta e siamo sulla strada giusta... ».

Piero Ferrari, nel sedicesimo anniversario del primo trionfo iridato di Schumi con la Rossa, fa coraggio ai tifosi del Cavallino. «Ricordo benissimo quella domenica di ottobre del 2000 - dice il figlio del Drake, vicepresidente della casa di Maranello –. Si correva proprio a Suzuka. Fu una emozione enorme».

Torneranno gioie così grandi? «Ho fiducia. Non eravamo pronti per battere subito la Mercedes, lo ammetto. Ma la Scuderia sta lavorando bene».

Intanto tocca occuparci del duello tra Rosberg e Hamilton. «La gara in Giappone era importante senza essere decisiva, comunque da stasera ci saranno ancora cento punti in palio. Tantissimi».

Piero Ferrari con chi sta? «Io sono per Hamilton».

Motivo? «Mi piace tanto da quando ha fatto il debutto in F1, ormai quasi dieci anni fa. Lottava da subito alla pari con campioni già affermati come Alonso e Raikkonen. E’ un talento naturale. Un predestinato».

Però Rosberg gli sta rendendo la vita dura. «Gli episodi non hanno aiutato Lewis ma riconosco i meriti di Nico. Anzi, posso fare un distinguo?»

Distinguiamo. «Vede, nell’automobilismo di solito accanto a un fuoriclasse ci sta il classico numero due. Bergèr con Senna, Barrichello con Schumi, Webber con Vettel in Red Bull. Invece Rosberg sta dimostrando di essere, se mi passa la battuta, un numero uno e mezzo!».

Dieci euro su chi li punterebbe? «Ancora su Hamilton».

Nel 2017 cambieranno le regole. Cambierà lo scenario della F1? «Mah, vediamo, di solito le innovazioni tecniche facilitano il rimescolamento delle carte. Però dalla teoria alla pratica... ».

Quando torneranno a vincere le macchine che portano il suo nome, signor Piero? «Il cuore dice presto, ragione ed esperienza insegnano a credere che il lavoro, alla lunga, paga... ».