Giovedì 16 Maggio 2024
FRANCESCO BOCCHINI
Sport

Fiorentina: Kalinic, uomo simbolo dell incostanza viola

La punta della Fiorentina, ferma fino ad una settimana fa ad appena due gol in stagione, è stato capace di metterne a segno cinque in tre giorni.

Nikola Kalinic

Nikola Kalinic

Firenze, 24 ottobre 2016 - Ogni squadra ha un proprio giocatore simbolo, che incarna le qualità (positive e negative) del gruppo. Per una Fiorentina che fa della mancanza di continuità una delle sue caratteristiche principali, il calciatore in questione non può che essere Nikola Kalinic. A segno, fino ad una settimana fa, solo alla prima giornata allo "Stadium" nella sconfitta per 2 a 1 contro la Juventus, e contro il Qarabag in Europa League, il croato ha improvvisamente cambiato passo in soli tre giorni, firmando cinque gol. Qualcuno ci vedrà qualcosa di biblico e profetico in questa rinascita dell'attaccante, anche perché il suo ruolino di marcia sembra ricalcare perfettamente quello dell'anno scorso.

COME UN ANNO FA - Il centravanti iniziò infatti la sua avventura in riva all'Arno con appena due gol in sei uscite, per poi scatenarsi da lì fino al termine del girone d'andata, chiuso a quota dieci centri, guidando i compagni verso i primissimi posti della classifica. Da gennaio in poi Kalinic collezionò appena due reti e, proprio come il suo bomber, la Fiorentina ebbe un drastico calo. In questa stagione l'ex Dnipro ha iniziato esattamente nello stesso modo. Nel momento più difficile sia a livello di squadra che personale, la punta è riuscita a sbloccarsi a Liberec, segnando una doppietta, e ripetendosi ieri a Cagliari con una tripletta, la seconda in maglia viola. Il rapporto fra Kalinic e la Fiorentina appare chiaramente interdipendente: la formazione gigliata vince se lui va in gol, ma il croato può farlo solo grazie ai rifornimenti dei compagni, che nelle precedenti uscite sono latitati.

MASSIMA FIDUCIA - Quello che non è mancato al numero 9 gigliato è stata la fiducia di Paulo Sousa, rimasta massima anche nei periodi più bui. L'allenatore portoghese lo ha infatti sempre schierato dal primo minuto in questa annata, tranne che ad Udine, dove è entrato a gara in corso. Fiducia e consapevolezza nei propri mezzi che queste prime partite non hanno scalfito neppure nello stesso giocatore classe '88, che ha saputo rialzare la testa quando in molti lo davano per spacciato. Così come la squadra viola, che ha risposto presente a Cagliari e che guarda con ottimismo al match di mercoledì contro il Crotone, un'ottima occasione sia per la Fiorentina che per Kalinic di continuare a risalire la china, uno della classifica di Serie A e l'altro di quella marcatori.