Domenica 5 Maggio 2024

Ferrari F1 2016, la prima di Marchionne. Cosa c'è dietro quella 'H'

L'ad di Fiat Chrysler sente 'sua' la monoposto da Gran Premio

La nuova Ferrari F1 2016

La nuova Ferrari F1 2016

Maranello, 19 febbraio 2016 - C’è quella ‘H’ in coda alla sigla che sta lì a segnalare quanto Sergio Marchionne senta ‘sua’ la nuova Ferrari da Gran Premio. E’ vero che il successore di Montezemolo non ha partecipato alla cerimonia di presentazione, ma il numero uno del Cavallino ancora non ha il dono della ubiquità in stile Padre Pio e di sicuro vive l’avventura in pista del 2016 come il vero debutto presidenziale. Motivo: un anno fa, l’ad di Fiat Chrysler era appena arrivato a Maranello e doveva gestire una eredità gloriosa ma scomoda.

Adesso, la Ferrari di Marchionne è una realtà consolidata. Possono piacere o meno le scelte strategiche (lo scorporo dalla casa madre, la quotazione a Wall Street e a Piazza Affari, eccetera) ma siamo in un’era distinta e distante da quella dell’avvocato.

E così, anche la ‘H’ acquista un significato. Sta per ‘Hybrid’, quasi a sottolineare l’importanza che sulle prestazioni di una vettura di Formula Uno hanno il motore elettrico e il Kers, il dispositivo per il recupero d’energia. Talloni d’Achille in passato di una Ferrari perdente in pista, ma attenzione: l’idea della rimonta nei Gran Premi viene da lì e Marchionne ha recentemente raccontato che a medio termine finalmente l’intera produzione di Fiat Chrysler si convertirà appunto alle soluzioni tecnologiche ‘verdi’. Meglio tardi che mai e poi la connessione tra corse e prodotto era nel Dna del Drake.

Naturalmente, qui siamo sul terreno degli slogan. Che contro la Mercedes valgono zero. Ma è incoraggiante, per un tifoso della Rossa, la fiducia che i vertici della azienda manifestano nella capacità di invertire la tendenza in termini di prestazioni. Poi, ibrida o ibrida, una Ferrari è bella solo se vince. E questo Maurizio Arrivabene, Seb Vettel e Kimi Raikkonen lo sanno benissimo…