Milano, 26 novembre 2016 - Berlusconi e il Milan, il cordone è ancora attaccato e potrebbero esserci sorprese. "E' possibile che ci sia uno spostamento del closing con la cordata cinese ma non oltre un mese o mese e mezzo".
Le quote di maggioranza del club rossonero devono ancora trovare un padrone per il futuro. "Se l'accordo non andasse in porto, cambieremmo strategia d'accordo con i tifosi. Allora punteremmo su un Milan tutto italiano e molto molto giovane".
Parole note, in contrasto con altre dichirarazioni che paiono chiudere la questione. "E' stato stato molto doloroso rinunciare al Milan ma l'ho sentito come un dovere. Con i petrodollari una singola famiglia non può portare avanti una squadra come il Milan. Per questo abbiamo pensato di rivolgersi a paesi emergenti dove ci sono capitali. Abbiamo provato con mr. Bee e poi è arrivata l' offerta di questo gruppo cinese, molto serio. Le intenzioni sono di riportare il Milan ai livelli degl ultimi 30 anni e le impressioni avute sono buone. Servono dei visti del governo cinese, ma abbiamo avuto rassicurazioni dell'esistenza di questi capitali".
Il 13 dicembre però potrebbe non essere la data decisiva.