Domenica 5 Maggio 2024

Juventus-Barcellona 3-0. Paulo, una notte da re

Con lo spirito di Mandzukic il Camp Nou non fa paura

L’INVINCIBILE ARMATA non c’è più. Il sospetto diventa certezza quando un giovane piccolo re prende il posto di Lionel Messi, gli ruba la scena e l’uragano degli applausi. C’è il marchio di classe di Dybala in questa Juve che travolge il Barcellona e prenota l’accesso alla semifinale di Champions. Fantastico lo scugnizzo argentino, con due esecuzioni che sono un concentrato di classe e precisione balistica, il sigillo del campione che ha un senso magico del tempo e della porta. In lui piede e cervello lavorano a velocità doppia e trasformano il pressing furente della Juve in fulmini che affondano la nave blaugrana di Luis Enrique. Poi tocca a Chiellini, con un colpo di testa su azione d’angolo, firmare il terzo gol che diventa passaporto per la gloria.

IL PRECEDENTE del Paris Saint Germain, travolto al Camp Nou dopo il 4-0 dell’andata, induce alla prudenza in vista del match di ritorno, ma se la Juve saprà riproporre una gara vicina, per spirito di sacrificio e applicazione tattica, a quella dello Stadium, per il Barca non ci sono speranze. Troppo equilibrata la squadra di Allegri, troppo abile nel governo della partita, anche quando deve subire il forcing avversario, aggrappata a Buffon e Chiellini. E poi micidiale in zona-gol, dove Higuain si divora un paio di occasioni che potrebbero gonfiare il punteggio. Il Barcellona sembra la pallida copia di se stesso, il ricordo ingiallito dell’Invincibile Armata: imprecisa in difesa, nonostante un ottimo Umtiti, macchinosa nello sviluppo dell’azione, aggrappata ai lampi di Messi, ancora stupefacente nella sua capacità di inventare palla al piede.

AL CAMP NOU i catalani butteranno l’anima per risalire la china, ma la Juve incarnata dallo spirito del meraviglioso Mandzukic è capace di trovare il gol anche in trasferta e di mettere in soggezione il Barca, di proteggere con ferocia il suo grande sogno europeo che non vuole finire. La squadra delle Cinque Selle è davvero matura per l’assalto finale alla Coppa con le grandi orecchie troppe volte sfuggita sull’ultimo traguardo.