Sabato 18 Maggio 2024

Buffon e Barzagli, Juventus a vita

I due senatori della squadra firmano oggi il rinnovo di contratto fino al 2018. Poi un futuro da dirigenti

Barzagli, Chiellini e Buffon (Ansa)

Barzagli, Chiellini e Buffon (Ansa)

Torino, 11 maggio 2016 - Gli immortali. Così avrebbe detto Jovanotti. Loro sono Gianluigi Buffon da Carrara, un giovanotto di 38 anni, ancora decisivo, portatore sano di punti e di record. E Andrea Barzagli da Fiesole. Lui 35 li ha compiuti l’altro giorno.

Oggi insieme ad Andrea Agnelli a Vinovo, dove hanno costruito giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento, successi di gruppo e traguardi personali, annunceranno che chiuderanno la loro carriera alla Juve. Non adesso. Fra 2 anni. Nel 2018. Con la possibilità per entrambi di passare dal campo alla scrivania. Insieme. Come hanno fatto a Berlino, alzando al cielo la Coppa del Mondo. Non hanno la pancia piena. Non ancora. Proveranno a vincere tutto. In Italia e soprattutto in Europa, per colmare quel vuoto nella bacheca con quella coppa dalle grandi orecchie, croce e delizia della Signora.

Così s’è festeggiato anche Gigi ed Andrea ieri sera nella Villa Agnelli di Villar Perosa, dove il presidente di FCA ed Exor, John Elkann, aveva invitato dirigenti, squadra, staff, per brindare al quinto scudetto. «Avete centrato un traguardo storico – ha detto Elkann - e quando si parla di storia, non c’è luogo più evocativo di questa villa e di questa cittadina per festeggiare il quinto scudetto consecutivo». Quella della tradizionale sfida ferragostana, quella dell’Avvocato. «Questo in effetti è il luogo della tradizione, dove la cronaca diventa parte di una leggenda secolare. Una leggenda affascinante perché unica, in Italia e non solo». Un luogo dove, ogni anno, «rinnoviamo il patto tra una famiglia e una squadra, per preparare la stagione che verrà e guardare avanti, ai prossimi traguardi e ai trofei che aspettano di essere conquistati». Come da manuale juventino: la più bella vittoria è la prossima. Come dice Andrea: “Fino alla fine!”. Perché, ha sottolineato ancora Elkann, «a noi la fine piace spostarla sempre un più in là, anzi sempre più in su, verso nuovi limiti e nuovi obiettivi».

Si può fare anche meglio della Juve del Trentennio: «Nel giugno del 1935 furono in molti a notare che la squadra appariva alla fine di un ciclo sportivo, la Juventus di oggi non sta chiudendo nessun ciclo: lo ha iniziato». Ecco la pessima notizia per i nemici: «Questa Juve ha costruito una squadra e un’organizzazione, e la sta rafforzando ogni giorno. Impara dai suoi sbagli e tiene botta quando le cose vanno storte. Ci crede sempre e punta in alto. E’ giovane, forte e ha ancora fame».

A partire dall’ultimo trofeo dell’anno: «La Coppa Italia è il prossimo obiettivo. Poi verrà la nuova stagione, in Italia e in Europa: vogliamo essere protagonisti ». Morale, prima del brindisi: «Non avete solo eguagliato la storia. Avete posto le basi per riscriverla, battendo i record e centrando nuovi entusiasmanti traguardi ». La Champions potrebbe essere uno di questi.