Venerdì 17 Maggio 2024
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Sport

Le Mans, vince Porsche. Disastro Toyota a 3 minuti dalla fine

Il boost della Toyota n.5 di Davidson-Buemi-Nakajima si è fritto proprio sotto la tribuna centrale a soli tre minuti dallo scoccare delle fatidiche 24 ore

Trionfo Porsche  Romain Dumas, Neel Jani, Marc Lieb (Ansa)

Trionfo Porsche Romain Dumas, Neel Jani, Marc Lieb (Ansa)

Le Mans, 19 giugno 2016 - In altri tempi i boss della Toyota si sarebbero fatti harahiri seduta stante, ieri alle 14,57 si sono limitati a piangere a calde lacrime davanti allo stop improvviso e imprevisto della loro TS050 Hybrid che si stava avviando a vincere per la prima volta nella storia della Casa giapponese la corsa di endurance più bella del mondo, la 24 Ore di Le Mans, dopo avere dominato in lungo e in largo contro l'armata teutonica di Porsche e Audi.

Stop, finito, il boost della Toyota n.5 di Davidson-Buemi-Nakajima si è fritto proprio sotto la tribuna centrale a soli tre minuti dallo scoccare delle fatidiche 24 ore! E la vittoria è andata a sorpresa alla Porsche n.2 di Dumas-Jani-Lieb che aveva lungamente lottato con la Toyota soprattutto nella notte tra sabato e domenica ma che alla fine aveva dovuto arrendersi alla superiorità della vettura nipponica. Al secondo posto è arrivata l'altra Toyota, la n. 6 di Sarrazin-Conway-Kobayashi che viaggiava a 3 giri dalla sua sfortunata gemella.

Le Audi R18, che sono rimaste ben presto tagliate fuori dai piani alti della classifica, alla fine hanno ringraziato la sorte per l'insperato podio della n.8 di Di Grassi-Duval-Jarvis, staccata di 12 giri dalla prima. Quarta è arrivata l'altra Audi, la n. 7 di Fassler-Lotterer-Tréluyer a 17 giri. Dunque più che la pioggia è stata l'affidabilità a decidere le sorti di questa 84esima edizione un po' anomala, dalla partenza sotto la pioggia con safety car che non si vedeva da tempo al colpo di scena finale che ha appassionato i 263mila spettatori lungo i 13,6 chilometri del circuito.

Porsche bissa dunque il successo dello scorso anno che aveva interrotto il lungo strapotere dell'Audi e si gode questo colpo di scena che in termini calcistici equivale a un gol della vittoria segnato all'ultimo minuto di recupero. Toyota perde l'occasione di vincere dopo numerosi tentativi che si susseguono da una trentina d'anni, pur avendo la macchina migliore e più performante e Audi dovrà probabilmente rivedere la sua scelta dell'ibrido diesel che ormai mostra i segni del tempo.

Quanto alle altre categorie, nella Prototipi 2, dove quasi tutti i team adottano motori Nissan, seppur con telai diversi, troviamo ben otto Nissan ai primi 8 posti, con l'Alpine A460 n.36 del team Signatech, l'Oreca 05 n.26 del team G-Drive Racing e la BR01 n. 37 del team SMP Racing ai primi tre posti. Nella GtePro, una categoria ricca di piloti italiani, abbiamo assistito a una lunga e appassionante lotta tra la Ferrari 488 Gte n.82 di Fisichella-Vilander-Malucelli del team Risi Competizione e la Ford Gt n.68 di Hand-Muller-Bourdais del team Usa Chip Ganassi, risoltasi alla fine con la vittoria della Ford Gt e la seconda posizione per la Rossa di Maranello. Terza un'altra Ford Gt, la n. 69 di Briscoe-Westbrook-Dixon. Sempre nella Gte si sono ritirati i due equipagggi della Af Corse su Ferrari 488 Gte,