Domenica 5 Maggio 2024

Siria, accordo su tregua, ma non su Assad

Ok alla risoluzione per il cessate il fuoco per la Siria, escusi i gruppi jihadisti. Ma il futuro di Assad resta il punto di contrasto

 John Kerry, Staffan de Mistura e Sergey Lavrov (Ansa)

John Kerry, Staffan de Mistura e Sergey Lavrov (Ansa)

Vienna, 14 novembre 2015 - I cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite hanno raggiunto un accordo per approvare quanto prima al Palazzo di Vetro una risoluzione sul cessate-il-fuoco nel Paese mediorientale, ma non sul futuro di Bashar al-Assad: lo ha riferito il segretario di Stato americano, John Kerry, al termine dell'incontro. "Abbiamo ancora divergenze su che cosa ne sarà di lui", ha spiegato nel corso di una conferenza stampa congiunta insieme all'omologo russo, Serghei Lavrov, e all'inviato speciale dell'Onu, il diplomatico italo-svedese Staffan de Mistura. "Spettera' al popolo siriano decidere", ha ribadito Lavrov.

Quanto alla tregua, Kerry ha precisato che non riguarderà comunque né lo Stato Islamico né i qaedisti del Fronte al-Nusra, e neppure altri gruppi terroristici. Per il resto, il capo della diplomazia Usa ha confermato che si è deciso di "accelerare" l'impegno per porre fine al conflitto, allestendo entro il 1 gennaio ("Al piu' tardi", ha chiosato il ministro degli Esteri di Mosca) negoziati diretti tra il governo siriano e le forze di opposizione. Stabilire la composizione della delegazione di queste ultime, ha sottolineato al riguardo Lavrov, sarà compito di de Mistura. Le tappe successive consisteranno nella formazione di un esecutivo di transizione entro sei mesi, e nella convocazione di nuove elezioni entro diciotto. 

I PUNTI DEL'ACCORDO - L'opposizione e il regime siriano devono cominciare a negoziare entro l'anno. Con l'inizio del dialogo deve cominciare il cessate il fuoco. Ci sarà una missione di supervisione dell'Onu. Entro sei mesi ci sarà un Governo di transizione "credibile e inclusivo". Sarà mantenuta "l'integrità e l'indipendenza" della Siria. Entro 18 mesi ci saranno elezioni libere. Il cessate il fuoco non riguarderà la lotta contro Isis, Al Qaeda, Al Nusra. Va garantito l'accesso degli aiuti umanitari. Questi i punti principali dell'accordo sulla Siria raggiunto stasera a Vienna da Usa, Russia, Germania, Arabia Saudita, Cina, Egitto, Emirati Arabi, Francia, Libano, Iran, Iraq, Italia, Giodania, Gran Bretagna, Turchia, Qatar, Oman, Ue, Onu e Lega Araba.