Mercoledì 1 Maggio 2024

Istat, prezzi in lieve ripresa: + 0,3% a febbraio

Per l'istituto di statistica l'attenuazione della flessione su base annua dell'indice generale è dovuta in primo luogo alla netta ripresa dei prezzi dei vegetali freschi che sono aumentati dell' 11,2%, dal -1,7% di gennaio

Carrello della spesa (Germogli)

Carrello della spesa (Germogli)

Roma, 27 febbraio 2015 - Si attenua leggermente il calo dei prezzi al consumo a febbraio. Lo rileva l'Istat, secondo cui l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività, al lordo dei tabacchi, è aumentato dello 0,3% su base mensile e segna un calo su base annua pari allo 0,2%, meno ampio rispetto al -0,6% di gennaio. 

Per l'istituto di statistica l'attenuazione della flessione su base annua dell'indice generale è dovuta in primo luogo alla netta ripresa dei prezzi dei vegetali freschi che sono aumentati dell' 11,2%, dal -1,7% di gennaio. Contribuiscono poi l'accelerazione della crescita tendenziale dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (+1,4%, da +0,3% di gennaio), l'inversione di tendenza di quelli dei Tabacchi (+3,7%, da -0,4% di gennaio) e il parziale ridimensionamento del calo su base annua dei prezzi degli energetici non regolamentati (-12,8%; era -14,0% il mese precedente). 

Il lieve recupero è evidente anche guardando al cosiddetto "carrello della spesa": in particolare, segnala l'Istat, i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,6% su gennaio e dello 0,7% su base annua. A gennaio il tasso tendenziale era nullo.

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto aumentano invece dello 0,6% in termini congiunturali e fanno registrare una flessione tendenziale dello 0,5%, meno ampia di quella rilevata a gennaio, pari all'1,4%. Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l'"inflazione di fondo" sale a +0,6% (da +0,3% di gennaio); al netto dei soli beni energetici si porta a +0,7% (era +0,3% il mese precedente). Il rialzo mensile dell'indice generale è da ascrivere principalmente all'aumento dei prezzi dei Vegetali freschi (+8,2%) - condizionati da fattori stagionali - e di quelli dei Tabacchi (+4,1%); un contributo all'aumento viene inoltre dal rialzo dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+0,8%), anch'essi in parte influenzati da fattori stagionali. 

L'inflazione acquisita per il 2015 è pari a -0,3%. Ma malgrado il lieve rialzo di febbraio lo spettro deflazione che ha preoccupato operatori e istituzioni finanziarie negli ultimi mesi non si attenua: secondo l'Ufficio Studi di Confcommercio "è un dato che crea i presupposti per un'uscita dalla deflazione a partire dalla tarda primavera di quest'anno". Ma per Confesercenti "l'attenuazione della deflazione è ancora in massima parte dovuta soprattutto a fattori stagionali e all'aumento di tariffe e accise". Per Coldiretti infine, l'andamento dei prezzi è "soprattutto il risultato di una situazione congiunturale dovuta al maltempo e non deve quindi ingannare sul reale andamento dei consumi che rimangono ancora fortemente stagnanti nell'alimentare. Tuttavia è prevista una inversione di tendenza nel 2015".

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