Venerdì 17 Maggio 2024

Usa, tre poliziotti uccisi a Baton Rouge

Una sparatoria nella città della Louisiana, dove fu ucciso l'afroamericano Alton Sterling, ha coinvolto sei poliziotti: tre sono morti e 3 gravi. Ucciso il killer, è un ex marine afroamericano

Baton Rouge: reparti speciali di polizia e, a destra, il killer

Baton Rouge: reparti speciali di polizia e, a destra, il killer

New York, 18 luglio 2016  - Strage di poliziotti a Baton Rouge (Louisiana), città dove 12 giorni fa è stato ucciso l'afroamericano Alton Sterling. Sei agenti sono stati raggiunti da colpi d'arma da fuoco: 3 sono morti  e 3 sono feriti in gravi condizioni, riferisce la Cnn. Giallo sul numero di assalitori coinvolti nella sparatoria: secondo alcuni media sarebbero 3, con due complici dell'esecutore materiale della strage che sarebbero già stati arrestati dalla polizia al di là del Missisipi. Ma la polizia, in via ufficiale, non parla di altri sospettati nell'attacco. "Chi ha ucciso gli agenti, è stato eliminato", dichiara. E si limita a un secco: "Indagini sono in corso". Smentite voci di altre sparatorie, nessun accenno all'etnia degli agenti colpiti e del killer.

KILLER E VITTIME - L'identità dell'aggressore viene invece svelata dalla Cbs, tramite l'affiliata locale Wfab: si tratta del 29enne afroamericano Gavin Long, di Kansas City, un ex marine congedato con onore. Ed è sempre la Cbs a svelare le identità degli agenti uccisi. Uno di loro era afroamericano e si chiamava Montrell Jackson, era diventato da poco papà. Un'altra delle vittime era un bianco, Matthew Gerald, 41 anni, padre di tre bimbi, ex marine. E' ancora ignota l'identità della terza vittima.

L'ASSALTO - Gli agenti hanno risposto a una chiamata che segnalava un sospetto che camminava lungo la Airline Highway con un fucile d'assalto, a circa 800 metri dal quartier generale delle forze dell'ordine. Quando la polizia è arrivata l'uomo, a volto coperto, ha fatto fuoco. Il killer sarebbe stato poi 'neutralizzato' e ucciso.  Il sindaco di Baton Rouge è convinto si sia trattato di una imboscata contro la polizia. Versione smentita da altre fonti, alcune delle quali parlano di "rapina finita male". Il primo cittadino, Melvin Holden, ha poi riferito che la settimana scorsa erano stati arrestati 3 uomini per tentato furto in un negozio di armi "allo scopo di uccidere poliziotti". 

OBAMA: SARA' FATTA GIUSTIZIA - "Dobbiamo mettere fine a questa violenza senza senso", ha detto Barack Obama lanciando l'ennesimo appello all'unità: "Tutti gli americani debbono ora concentrarsi sulle parole e sulle azioni che possono unire questo Paese...dobbiamo moderare le nostre parole ed aprire i nostri cuori". Quindi ha esortato tutti a calmare i toni "anche in vista delle convention che stanno per aprirsi" riferimento a quella repubblicana a Cleveland con Donald Trump che oggi ha già gettato benzina sul fuoco. Il presidente Usa ha anche puntato il dito contro i media che "talvolta amplificano le divisioni". Su Baton Rouge è netto: "Niente giustifica la violenza contro le forze dell'ordine" e ribadisce che "giustizia sarà fatta". Incidenti come questo "accadono troppo spesso". Gli attacchi contro la polizia "sono un attacco contro tutti noi", ha aggiunto spiegando che non si conosce ancora il movente del killer. In precedenza aveva definito l'attacco contro la polizia come "codardo e riprovevole".

LA COINCIDENZA  - Ieri a Baton Rouge è nata la sezione locale del New Black Panther Party, il partito delle nuove pantere nere. I vertici delle pantere nere si trovavano nella città della Louisiana, in occasione di una delle manifestazioni pacifiche organizzate ormai quasi quotidianamente per protestare contro la polizia. Uno dei responsabili avvicinato da alcuni residenti ha detto: "È giunto il momento per una nuova leadership e una nuova organizzazione a Baton Rouge, e penso che le nuove pantere nere possono portare questa nuova leadership a Baton Rouge".

TESTIMONE: SPARATORIA TRA BANDE - La sparatoria di Baton Rouge sarebbe iniziata prima dell'arrivo degli agenti. E' quanto ha raccontato un testimone oculare. Brady Vancel ha dichiarato di aver visto diversi membri di gang rivali spararsi tra di loro prima dell'arrivo della polizia: "Quello che è successo non ha alcun legame con il momento critico" in corso, ha detto riferito alle tensioni tra agenti e neri innescate dall'uccisione di afroamericani da parte di poliziotti. 

Una versione, che non esclude comunque una trappola organizzata per far accorrere gli agenti ed ucciderli, confermata anche da uno dei portavoce della polizia, Casey Rayborn Hicks che alla rete lcoale WAFB ha raccontato che "da quello che ho capito gli agenti sono arrivati sul luogo rispondendo ad una richiesta di intervento per una sparatoria già in corso".

Vancel ha anche raccontato di aver visto due uomini scappare via mentre un terzo giaceva a terra. Uno dei tre aveva il fucile mitragliatore d'assalto AR-15, l'arma preferita dagli stragisti. Il testimone ha detto di "non credere che i poliziotti fossero l'obiettivo". Intanto la polizia non ha ancora reso nota se i killer o gli agenti siano bianchi o neri, temendo di scatenare nuove reazioni della comunità afroamericana.

LA SPARATORIA

POLIZIA: RESTATE IN CASA E SEGNALATE OGNI MOVIMENTO SOSPETTO