Sabato 18 Maggio 2024
GIAMPAOLO PIOLI
Esteri

Allarme terrorismo, Obama: "Sconfiggeremo l'Isis"

Il discorso del presidente Usa: "L'Isis non parla per l'Islam"

Michelle e Barack Obama (Olycom)

Michelle e Barack Obama (Olycom)

New York, 7 dicembre 2015 - Non si è seduto alla scrivania, ma ancora più solenne e grave è rimasto in piedi davanti ad un podio piazzato nello studio ovale. “La minaccia del terrorismo è reale ma la sconfiggeremo - dice Barack Obama - Come comandante in capo la mia più grande responsabilità è proteggere il popolo americano. Quello di San Bernardino è stato un atto di terrorismo anche se non sappiamo se coordinato o ordinato dall’esterno, dove sono state uccise persone innocenti…Il terrorismo è entrato in una nuova fase che cerca di avvelenare le menti…L’Isis non parla per l’Islam. Sono solo dei criminali assassini e rappresentano una parte piccolissima dei musulmani…Dobbiamo impedire a tutti i costi che questa lotta sia definita come una guerra tra l’America e l’Islam. Rafforzeremo i nostri sforzi per distruggerli…Sono fiducioso siamo dalla parte giusta della storia…”.

Obama parla poco più di 15 minuti col volto teso. Vuole che il suo raro messaggio dallo studio ovale domenica sera all’ora di sera arrivi a tutte le famiglie americane preoccupate davanti alla televisione. Ma il presidente a chi lo accusa di fare troppo poco aggiunge:”non dobbiamo essre trascinati ancora una volta in una guerra lunga e costosa in Siria e Iraq. Questo è quello che vuole l’Isis e io non intendo mandare i nostri soldati a morire. La strategia di adesso sono raid aerei forze seciali e collaborazione con le truppe locali che lottano per riprendersi il controllo del paese…E’ così che raggiungeremo una vittoria più sostenibile senza rinunciare ai nostri valori….la libertà è più forte della paura….Con al leadership americana la comunità internazionale ha iniziato a stabilire un processo e una tempistica per perseguire il cessate il fuoco e una soluzione politica alla guerra siriana….In questo modo si consentirà al popolo siriano e a ogni paese compresi gli alletai, ma anche alla Russia di concentrarsi sull’obiettivo comune che è quello di distruggere l’Isis, un gruppo che ci minaccia tutti…”.

Scelte con cura rigorosa per essere comprese ad ogni anogolo degli Stati Uniti le parole di Barack Obama sono state quelle non solo di un presidente ma di un comandante in Capo che sta mettendo tutto il peso della potenza americana in questa guerra al terrore. Dentro e fuori gli Stati Uniti. E al Congresso che continua a bocciare, le sue richieste di restrizioni sulla vendita e sul controllo delle armi dice:”Bisogna rendere più difficile che la gente compare fucili d’assalto come quelli usati nell’attacco di san Bernardino…Bisogna impedire a chi si trova sulla lista nera che impedisce loro di volare, di comparre armi. Servono più controlli sui visti per accertare ed evitare che chi arriva in America sia stato nelle zone di guerra…Chiedo infine al Congresso di autorizzare l’uso continuato della forza militare contro i terroristi…”.

Barack ha chiesto anche alla Turchia di fare grandi sforzi per chiudere i confini dai quali sono passati i combattenti stranieri che hanno raggiunto l’Isis ma non ha impedito le critiche dei repubblicani anche se ha aggiunto che contro il terrore che riguarda tutti l’America non deve spaccarsi ma unirsi. Il presidente si è anche rivolto alle comunità musulamane negli usa chiedono loro di diventare i principali alleati e di segnalare se esistono segni di radicalizzazione tra i loro fedeli. Obama si è opposto alla schedatura e al controllo indiscriminato anche attraverso test religiosi come qualcuno propone. “ noi crediamo nella dignità umana non importa chi sei da dove vieni come appari o quale religione pratichi…”. Tutti adesso però dopo le parole attendono l’azione dentro gli stati Uniti dove l’FBI ha rafforzato i controlli e fermato già 300 persone dopo la sparatoria in california ma anche nelle zone di guerra non solo in Siria e Iraq ma anche in Libia o in Nigeria dove i terroristi islamici si annidano e i droni, i bombardieri e le truppe speciali che insieme ai caccia francesi inglesi e anche a quelli russi hanno il compito di stanarki e distengrarli mentre nel mondo cresce la paura.