Mercoledì 24 Aprile 2024

Dalla prima missione in Nicaragua al Nobel per la pace. Ecco chi sono i Medici senza frontiere

L'organizzazione, nata nel 1971, è oggi la più grande organizzazione umanitaria indipendente di soccorso medico, sostenuta quasi per intero da donazioni di privati, presente in oltre 70 Paesi, tra cui l'Italia

Afghanistan, l'ospedale di Msf (Lapresse)

Afghanistan, l'ospedale di Msf (Lapresse)

Roma, 3 ottobre 2015 - E' la più grande organizzazione umanitaria indipendente di soccorso medico, sostenuta quasi per intero da donazioni di privati, presente in oltre 70 Paesi, tra cui l'Italia. E' Medici senza frontiere, che quotidianamente, grazie a un esercito di 30mila camici bianchi provenienti da tutto il mondo, fornisce assistenza a popolazioni vittime di conflitti, catastrofi naturali, epidemie, malnutrizione oppure senza accesso a cure mediche.

L'organizzazione è nata nel 1971, grazie a un gruppo di medici francesi che lavoravano con la Croce Rossa e di alcuni giornalisti, rimasti scioccati dal genocidio durante la guerra di secessione del Biafra, in Nigeria. Insieme, medici e giornalisti volevano raggiungere un duplice obiettivo: soccorrere rapidamente le persone vittime di catastrofi, e allo stesso tempo denunciare le brutalità a cui quelle persone erano sottoposte. 

Nel 1972, la prima sfida, in Nicaragua, dove un terremoto aveva distrutto gran parte della capitale Managua, uccidendo decine di migliaia di persone. Da allora l'organizzazione ha continuato a crescere, divenendo a metà degli anni '80 internazionale, e confluendo in un nuovo soggetto: Médecins du monde. Questo ha portato all'addio di alcuni fondatori, tra cui il medico Bernard Kouchner (in foto, che è stato poi ministro sotto la presidenza Sarkozy), che volevano restare fedeli al principio originario, ossia di essere un piccolo gruppo di medici d'emergenza.

Nel 1999 il gruppo ha ricevuto il premio Nobel per la pace: "in riconoscimento - si legge nelle motivazioni - del lavoro umanitario pionieristico realizzato in vari continenti".