Giovedì 2 Maggio 2024

Libia, Haftar: "Non riconosco il governo di Sarraj e non ho tempo per l'Onu"

Il generale a capo dell'esercito libico di Tobruk non riconosce il governo di Gna. E sbobba l'inviato Onu: "Non ho tempo da perdere con Kobler". Infine punte il dito contro i Fratelli musulmani: "Loro dietro gli attentati nel mondo". HRW: "Strage di civili a Sirte". Le milizie di Misurata conquistano villaggio

Soldati dell'esercito del generale Haftar (AFP)

Soldati dell'esercito del generale Haftar (AFP)

Il Cairo, 18 maggio 2016 - Il generale Khalifa Haftar, capo delle forze armate libiche che rispondono al parlamento di Tobruk, esce allo scoperto e dice quello che già sin era intuito: non riconosce il nascente governo di unità nazionale (Gna) del premier designato Fayez Al Sarraj, né ha tempo da perdere con l'Onu. 

"Non m'importa nulla delle decisioni del Gna, le sue decisioni sono solo pezzi di carta", ha detto Haftar. E ha aggiunto: "Non penso che questa soluzione imposta dall'Onu avrà successo".

In una intervista alla tv libica Haftar ha espresso indifferenza per l'inviato speciale dell'Onu in Libia, Martin Kobler: "Non ho tempo da perdere con Kobler, faccio conto sull'esercito e la polizia e non su un funzionario dell'Onu". Una decina di giorni fa Haftar aveva rifiutato di incontrare Kobler.

Il generale punta il dito contro i Fratelli musulmani: "Sono dietro a tutti gli attentati terroristici del mondo". 

Poi Khalifa Haftar ha accusato il passato regime di Muhammar Gheddafi e la Nato di aver "distrutto in modo sistematico l'Esercito libico, che però è tenace ed ha resistito". 

Il generale svela che "Gheddafi si sentiva in pericolo di fronte all'esercito e per questo ha tentato di distruggerlo in modo sistematico; poi sono arrivati i bombardamenti della Nato che hanno distrutto tutte le caserme e la difesa aerea del paese. Sono stati complici di questa grande distruzione dell'esercito". 

Poi attacca la Nato: "Il ruolo della Nato è misterioso, perché da un lato sostiene i civili ma dall'altro distrugge l'esercito", che per il generale rappresenta tutta la Libia. "Abbiamo deciso di partire da Bengasi con la lotta al terrorismo per poi proseguire" nel resto del paese. 

Haftar ha promesso di liberare anche Derna assicurando che "l'esercito è presente anche nel sud e nell'ovest del paese come a Zawiya, Jabal Gharbi e in altre piccole città. In alcune zone la nostra presenza però è debole e discreta".

HRW: MASSACRP A SIRTE  - Human Rights Watch ha accusato Isis di aver massacrato, riparandosi dietro l'applicazione della loro interpretazione personale della sharia, 49 persone nella roccaforte libica di Sirte, sostenendo che si tratta di crimini di guerra. Decapitazioni e fuciliazioni per reati che vanno dalla generica blasfemia, stregoneria e spionaggio. 

MILIZIE MISURATA CONQUISTANO ABU GHREIN  - Le milizie di Misurata, che fanno capo al Consiglio di presidenza del governo di riconciliazione nazionale libico di Tripoli, hanno occupato il villaggio di Abu Ghrein, estromettendo le milizie dello Stato islamico che lo avevano conquistato con un'offensiva a sorpresa nelle scorse settimane. Il villaggio è distante 280 chilometri da Tripoli e 100 chilometri da Misurata. Ora le forze di Misurata stanno avanzando verso la zona di al Washka, che si trova 25 chilometri ad est di Abu Ghrein, in direzione di Sirte, ex roccaforte del clan Gheddafi divenuta "feudo" dello Stato islamico in Libia.