Domenica 19 Maggio 2024

La debolezza dei macellai

di Giampaolo Pioli

MOLTI GUARDANO con sempre più profondo orrore al manichino nero dell’Isis che decapita i giornalisti americani dopo aver fatto loro leggere un atto d’accusa contro il presidente Obama. Pensano che l’America incapace di liberarli in tempo sia debole e Barack con lei. In tanti hanno dimenticato che in Afghanistan e in Iraq in 10 anni sono morti oltre 6000 soldati Usa senza il clamore di essere sgozzati in diretta e senza troppi risultati. Forse dietro il sangue innocente e inutile di due coraggiosi reporter comincia ad affiorare — dopo i massacri, i rapimenti e le preoccupanti conquiste territoriali — anche una sorta di tallone debole dell’Isis e dei suoi legionari spietati. I terroristi macellai, in realtà sfruttano le atrocità come provocazione perché vogliono il corpo a corpo con l’America. Barack è in crisi di popolarità, è vero, ma non perché vuol usare solo i droni e non le truppe. Forse perché ne sta usando troppo pochi: i terroristi musulmani con le loro minacce barbariche temono questa ‘guerra aerea’, asimmetrica e misteriosa fatta di missili silenziosi, agenti segreti e teste di cuoio sempre più numerose, che colpiscono e scompaiono.

CAPISCONO che senza lo scontro diretto con gli Usa sul terreno, saranno loro a venir lentamente decimati, soprattutto se cominceranno a calare gli appoggi in armi e denaro che le baronie sunnite degli emirati, a volte non immuni dal doppio gioco sul tavolo internazionale, hanno sempre fornito per anni al nascente Isis. Gli attacchi americani a sorpresa in Somalia e Yemen, l’intensificarsi dei bersagli in Iraq e le prime avvisaglie che i droni colpiranno presto anche in Siria, con o senza il consenso di Assad, potrebbero diventare la dimostrazione che la ‘strategia dall’alto’ finirà col pagare. Barack non è timido e nemmeno inattivo, ma, a differenza di Bush, vuole ‘partner di lotta’ e non semplici ‘congreghe di volenterosi’.  L’America di Obama ha dichiarato di non voler fare più il poliziotto del mondo, ma di essere pronta con Onu ed Europa a costruire una ‘caserma globale’ contro il terrorismo. Droni, navy seals, satelliti e consiglieri militari in Iraq sono la quota parte della Casa Bianca. Ma per «decimare e distruggere l’Isis» mancano gli altri.

di Giampaolo Pioli