Martedì 21 Maggio 2024

KIMI FILO ROSSO CON LA FERRARI

Leo Turrini MAURIZIO Arrivabene ha fatto un'altra cosa giusta. D'intesa ovviamente con il presidente Sergio Marchionne, il capo della Ferrari ha prolungato di un anno il contratto di Kimi Raikkonen. Dunque, il finlandese farà coppia con Seb Vettel anche nel 2016. I miei quattro lettori ben sanno che io mi sono sempre battuto per questa soluzione. Non aveva senso, in effetti, liquidare l'ultimo campione del mondo con la Rossa (nel 2007) per sostituirlo con Bottas, che in Williams va spesso più piano di Massa e che per giunta doveva essere pagato alla stessa Williams, manco fosse un centravanti. Le altre soluzioni, da Hulkenberg a Vergne passando per Gutierrez, beh, non suscitavano certo entusiasmo. Inoltre e con buona pace dei detrattori, persino a dispetto dei numeri (Raikkonen nella classifica iridata occupa la quinta posizione), nell'arco della stagione il biondino ha offerto più di una buona prestazione. In Ungheria, per dire, sarebbe certamente arrivato secondo dietro Vettel, se il motore non avesse ceduto. Il suo rendimento è stato condizionato da sfortune assortite ma sul passo gara non ha quasi mai sfigurato nei confronti del capitano tedesco. Infine, ormai anche gli incompetenti e i distratti dovrebbero avere compreso che la Ferrari ha come priorità assoluta la competitività della vettura. Il problema, nei confronti della Mercedes, è la macchina, non chi la guida. Arrivabene, con molto coraggio, ha avviato una ricostruzione non facile: disperdere energie per individuare il secondo pilota, quando puoi contare su un fuoriclasse come Vettel, era un classico caso di autolesionismo. Al buon esito del negoziato hanno contribuito anche alcuni fattori «extra». Proprio Vettel faceva il tifo per la riconferma di Raikkonen, con il quale ha un rapporto eccellente. Da parte sua Kimi ha accettato di ridursi l'ingaggio (guadagnava più di dodici milioni di dollari a stagione), mettendo al primo posto il desiderio di chiudere la carriera in groppa al Cavallino. Per questo il finlandese non ha mai preso in considerazione ipotesi diverse: ha aspettato che Arrivabene completasse le sue riflessioni insieme a Marchionne e alla fine la sua pazienza e il suo attaccamento alla Scuderia sono stati premiati. Io sono convinto si tratti di una buona notizia per la Ferrari. Che adesso può rilanciare l'inseguimento alla Mercedes, sapendo di poter contare su una validissima coppia di drivers. L'erede di Raikkonen arriverà sì ma nel 2017. E a Maranello avranno modo di selezionare con calma il successore ideale.