Giovedì 25 Aprile 2024

Isis, Cantlie in video: "Sono a Kobane". Arrivano i rinforzi peshmerga

I miliziani curdi, che da sei settimane fronteggiano gli jihadisti nella città siriana assediata, attendono l'arrivo delle truppe peshmerga dall'Iraq

Il fermo immagine tratto da un video postato su Youtube mostra John Cantlie (Ansa)

Il fermo immagine tratto da un video postato su Youtube mostra John Cantlie (Ansa)

Roma, 27 ottobre 2014 - L'Isis ha diffuso un nuovo video con il prigioniero britannico John Cantlie. Lo riferisce il Site. Nel filmato di 5 minuti e 32 secondi, intitolato 'Dentro Ayn al'Islam', si vede l'ostaggio vestito di nero mentre dice di essere nella città di Kobane, al confine tra Siria e Turchia, "controllata - afferma - dai jihadisti". L'ostaggio apre il video dicendo: "Ciao, sono John Cantlie e siamo a Kobane, nel cuore della zona di sicurezza del Pkk, ora controllata interamente dallo Stato islamico". E poi: "Da un mese, i soldati dell'Isis stanno assediando la città curda e, nonostante i raid americani che finora sono costati mezzo miliardo di dollari, i mujaheddin si sono spinti avanti fino a controllare le zone a est e a sud", aggiunge Cantlie che nel filmato compare con i capelli piu lunghi e la barba più rada.

I miliziani curdi che da sei settimane fronteggiano gli jihadisti a Kobane, in Siria, attendono l'arrivo delle truppe peshmerga dall'Iraq. Intanto, proprio in Iraq gli aerei della coalizione anti-califfato continuano i loro attacchi contro i miliziani dello Stato islamico che ormai controllano la maggior parte della provincia occidentale di Anbar. In particolare i raid hanno presi di mira gli jihadisti che da giorni assediano di nuovo il monte Sinjar, dove hanno trovato riparo gli yazidi perseguitati dal'Isis.

In Siria nella notte le forze curde siriane hanno sventato un nuovo tentativo jihadista di isolare Kobane dal confine con la Turchia, prima che arrivino i rinforzi curdi iracheni. L'assalto all'alba ha dato l'inizio al quarto giorno consecutivo in cui gli jihadisti attaccano il lato siriano del valico di frontiera. Nel frattempo le forze pehsmega sono "pronte a partire", ha assicurato l'agenzia di stampa curda Rudaw, ma rimangono ancora "problemi tecnici" per il transito attraverso la Turchia.

Nell'attesa le fazioni curde in Siria hanno firmato un accordo per la creazione di un unico coordinamento che disegni la strategia futura politica e militare della minoranza siriana. Secondo al Jazira, domenica si è tenuta una riunione a Dihuk, nella Regione autonoma del Kurdistan iracheno, alla quale hanno partecipato i due principali gruppi siriani (il Consiglio nazionale curdo e il Movimento della Società democratica), insieme agli altri partiti curdo-siriani, su invito del presidente locale Masoud Barzani.

In Siria la situazione rimane molto critica. I miliziani qaedisti del Fronte al Nusra hanno aperto nelle ultime ore un nuovo fronte con una vasta offensiva su Idlib, dove hanno attaccato un edificio governativo. Si tratta della città nord-occidentale rimasta sempre sotto il controllo delle forze di Bashar al Assad. La notizia è stata confermata dalla tv di Stato siriana, secondo cui i ribelli sarebbero riusciti a entrare in citta' all'alba e avrebbero ingaggiato duri scontri a fuoco con le truppe di Damasco e le milizie filo-governative. Al Nusra sostiene di aver ucciso decine di militari siriani, tra cui alcuni ufficiali; i qaedisti sostengono di aver catturato 12 militari e di aver distrutto due carri armati. Idlib era stata sotto attacco solo per un breve periodo nel 2012, quando le milizie dell'Esercito siriano libero (Esl) avevano preso il controllo di alcune zone periferiche della città prima di esservi espulse dall'esercito.

Negli ultimi tre mesi, proprio in parallelo con l'avanzata dei rivali dello Stato islamico nelle zone nord-orientali del Paese, anche il Fronte al Nusra è riuscito a compiere importanti progressi nelle campagne attorno a Idlib e anche nelle province meridionali di Deraa e Quneitra.