Venerdì 3 Maggio 2024

Isis, il portavoce del califfo al Baghdadi: ferito nei raid ma vivo. Obama annuncia: "Nuova fase"

Lo afferma in una dichiarazione su Twitter, ma l'account potrebbe essere falso. Il leader dell'isis sarebbe stato colpito nei raid aerei della coalizione

Il califfo Abu Bakr al-Baghdadi (Ansa)

Il califfo Abu Bakr al-Baghdadi (Ansa)

BEIRUT, 9 novembre 2014 - Dopo ore di 'giallo' sulle condizioni del leader dell'Isis, pare ora che Abu Bakr al Baghdadi sia vivo, anche se nei raid aerei compiuti dalla coalizione guidata dagli Usa tra venerdì e sabato sarebbe rimasto gravemente ferito.  Lo afferma una dichiarazione apparsa su Twitter da un account che si presenta come quello di Abu Muhammad al Adnani, portavoce dell'Isis. Esperti occidentali di terrorismo sottolineano che l'account potrebbe essere falso.  Al momento non è possibile verificare in maniera indipendente l'autenticità della dichiarazione attribuita ad Adnani. Gli Stati Uniti hanno da tempo fissato una taglia di dieci milioni di dollari su Baghdadi.

USA: NUOVA FASE - Intanto il presidente americano Barack Obama ha annunciato oggi l'inizio di una nuova fase 'offensiva' contro l'Isis in Iraq e Siria, diversa dalla prima fase il cui obiettivo era di contenere l'avanzata dell'Isis.  Due giorni fa, sempre Obama aveva annunciato l'invio in Iraq di altri 1.500 consiglieri militari, che saranno presto schierati a Baghdad e a Erbil, capitale della regione autonoma del Kurdistan, dove gli Stati Uniti mantengono forti interessi energetici. 

L'Isis nel giugno scorso si era avvicinato in maniera preoccupante proprio alle linee di difesa curde di Erbil. Obama ha affermato che questi consiglieri non combatteranno sul terreno ma serviranno da sostegno alle forze governative irachene e a quelle curde. 

IRAN - "La nostra maggiore priorità rispetto all'Iran è accertarci che non ottengano l'arma nucleare - ha detto Obama - Sono stato molto chiaro, in pubblico e in privato, non colleghiamo in alcun modo il negoziato sul nucleare alla questione dell'Isis", ha poi affermato, in un'intervista alla Cbs.

SIRIA IN GUERRA - Intanto in Siria la guerra continua. L'aviazione del regime ha bombardato una località a est di Aleppo, controllata dall'Isis uccidendo però 21 civili. Secondo l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), sette barili-bomba e tre obici hanno colpito al Bab, cittadina a est della metropoli del nord.  Attorno ad Aleppo si stringe intanto ogni giorno di più la morsa delle forze lealiste che circondano quasi l'area orientale del centro urbano ancora in mano a vari gruppi di insorti.  Nessun raid aereo filo-occidentale è stato finora compiuto nel sud-ovest della Siria a ridosso della linea del cessate il fuoco con Israele. A Kobane/Ayn Arab, la cittadina curda a ridosso della frontiera turca da metà settembre assediata dall'Isis, sono oltre mille i morti per lo più miliziani, secondo l'Ondus. Da Damasco arrivano voci non confermate e riprese sempre dall'Ondus dell'uccisione in circostanze non chiarite di cinque ingegneri nucleari.