È LO STESSO presidente della Consob, Giuseppe Vegas, a dire che ormai 5 italiani su 10 investono nel mercato finanziario. E a spiegare che si stanno anche spostando dal reddito fisso ai titoli azionari. Se le cose stanno veramente così, siamo di fronte a una novità, o comunque alla certificazione di qualcosa di nuovo: a investire non sono più soltanto i professionisti, ma anche casalinghe, geometri, insegnanti, avvocati e forse persino manovali. Il che richiede molti aggiustamenti. Anni fa, quando venne introdotta la Consob, l’organismo di sorveglianza della Borsa, il più famoso e ricco commissionario dell’epoca commentò scettico: vogliono portare la morale in un casino. E in effetti la Borsa di quegli anni era veramente un luogo di perdizione.
Nessuna regola, tanti agguati, tante truffe. Con la Consob e con nuove disposizioni le cose sono migliorate. Ma non ci siamo ancora. Il caso delle quattro banche andate a rotoli (e i risparmiatori insieme a loro) è lì a dimostrarlo. Adesso sembra, sospettano gli inquirenti, che dentro queste banche ci fosse una sorta di regia occulta: rifilate quei bond assurdi e pericolosi alla clientela minuta, quella che tanto non capisce niente. Se tutto ciò venisse dimostrato, la responsabilità degli amministratori di quelle banche verrebbe aumentata almeno di un fattore dieci. Ma a questo penseranno i tribunali, che si spera sappiano essere giustamente severi.
QUI INTERESSANO invece le regole per un mercato finanziario che vede coinvolta una famiglia su due. Non si può pretendere che tutti questi soggetti siano in grado di leggere i labirintici prospetti di ogni emissione e di fare le proprie valutazioni (spesso difficili anche per gli esperti). E quindi ha senza dubbio senso (e urgenza) una proposta dello stesso Vegas: mettere subito, nella prima pagina del prospetto, un riassunto chiaro dei rischi a cui va incontro chi compra quella roba. Qualcuno sostiene che sarebbe ancora meglio mettere dei veri e propri bollini: rosso, alto rischio, giallo, rischio medio, verde, basso rischio. L’idea può sembrare ridicola. Ma non è così. Molte delle famiglie che si stanno avvicinando all’investimento finanziario, lo stanno facendo per la prima volta. La prudenza non è mai troppa. Ed è bene che tutti sappiano a che cosa vanno incontro.
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