Roberto Mancini discute con l'Inter: possibile addio del tecnico
MILANO, 7 luglio 2016 - E se il mercato non procede come vorresti? Probabilmente se lo starà chiedendo Roberto Mancini, allenatore dell'Inter che ultimamente soffre parecchio le decisioni di calciomercato. La voce del tecnico non è più tanto ascoltata quanto in passato, quando al timone ai vertici societari c'era un certo Moratti. Ora la nuova vita concessa dall'era Suning non sembra avere portato al feeling con l'allenatore: Roberto Mancini comincia a soffrire di mal di pancia, un dolore curabile solamente grazie a qualche interessante colpo di mercato. Candreva? Tourè? Due nomi che piacciono molto al tecnico, meno però alla nuova proprietà, che non vuole spendere cifre esorbitanti per giocatori ormai "vecchi". Parere condivisibile, ma non da Mancini, che vorrebbe più spazio di manovra nelle decisioni di calciomercato.
Suning ed i suoi fidati colleghi hanno deciso di seguire la via del talento nascosto, di quello che ancora deve sbocciare, di quello che solamente dei giocatori giovani possono avere. Gabriel Jesus ad esempio? Sta di fatto che, come ribadito anche da Mancini stesso, per tornare competitivi servono giocatori con esperienza. Una filosofia apprezzabile quella di Zhang, ma che intanto non ha portato al trasferimento del giovane Domencio Berardi.
E non solo giocatori, Roberto Mancini vorrebbe nuovamente anche Gabriele Oriali nella dirigenza. C'è però da fare i conti con la regola del Fair play finanziario, con la rosa da sfoltire e con la partenza di almeno un giocatore di alto livello. Continuando così, difficilmente passerà il dolore al tecnico jesino. L'allenatore non è più al centro delle decisioni di mercato, ed ora lo scettro del comando è passato alla società
Roberto Mancini soffre di mal di pancia, dicevamo, ma Erik Thohir non è intenzionato a trattenerlo. In caso di partenza è già in prima linea il nome di Frank De Boer, allenatore dell'Ajax, molto stimato dal Presidente Thohir. Mentre per Mancini tornano a suonare le sirene inglesi, dopo l'avventura con il Manchester City.