Giovedì 16 Maggio 2024

Russiagate, papà Trump: "Mio figlio grande persona, ama il suo Paese"

Il presidente Usa su Twitter commenta la mail 'I love it' che travolge il figlio Donald jr. Elui: "in retrospettiva avrei agito in modo leggermente diverso"

Donald jr e Donald Trump (Ansa)

Donald jr e Donald Trump (Ansa)

Washington, 12 lugLIO 2017 -  "Mio figlio è una grande persona che ama il suo Paese". Ecco come interviene - al solito, su Twitter - il presidente degli Stati Uniti che commenta per la prima volta la vicenfa col nome di Russiagate che ha coinvolto suo figlio Donald Trump jr. Via mail il giovane Trump ha esultato - con l'ormai celebre frase "I love it" - all'idea di poter infangare la rivale democratica del padre, Hillary Clinton, durante le presidenziali e per questo lo scorso giugno ha incontrato un'avvocatessa russa, Natalia Veselnitskaya, che gli è stata presentata come una rappresentante di Mosca. 

Quanto al giovane Trump, toglie qualche castagna dal fuoco a papà. Intervistato da Sean Hannity su Fox News, il figlio del presidente sostiene di non aver detto nulla al padre dell'incontro dello scorso giugno con l'avvocatessa russa Natalia Veselnitskaya, che gli aveva promesso materiale per danneggiare l'allora candidata democratica alla presidenza Hillary Clinton. Il giovane Trump ha detto "che non c'era nulla da dire" al padre ma ha ammesso che, "in retrospettiva", avrebbe agito "in modo leggermente diverso". 

Dallo scambio di email che ha preceduto l'incontro emerge l'entusiasmo di Donald Jr per l'offerta di "informazioni molto sensibili, di altissimo livello" che "sono parte del sostegno della Russia e del suo governo per Trump". Cioè a dire che il figlio dell'allora candidato repubblicano era ansioso di incontrare quella che gli era stata presentata come una rappresentante del Cremlino con documenti compromettenti sulla Clinton.  "Ho pensato che dovessi ascoltarli ", si è difeso Donald Jr sulla Fox, spiegando di aver pensato solo a semplici informazioni sull'avversaria del padre e non a un'offerta di aiuto da parte del governo russo.

"E' accaduto 13 mesi fa, prima della Russia-mania, prima che il resto del mondo cominciasse a parlarne cercando di costruire una narrativa sulla Russia... quindi non mi si sono alzate le antenne - ha insistito Donald Jr - perché è una questione che è stata costruita solo negli ultimi 9-10 mesi". Messo alle corde dal New York Times che stava per lanciare un nuovo scoop sullo scambio di email, Donald Jr ha deciso di pubblicarle tutte su Twitter, "per trasparenza".  Il suo interlocutore era Rob Goldstone, promotore musicale che ha fatto da intermediario per l'incontro con la Vaselnitskaya. Goldstone lavora con la popstar russa Emin Agalarov, figlio del miliardario vicino al presidente russo Vladimir Putin, Aras Agalarov, partner d'affari di Trump nel portare a Mosca il concorso Miss Universo nel 2013.