Mercoledì 24 Aprile 2024

Scoperti sette nuovi pianeti. La Nasa: "Sono simili alla Terra"

Presentato il sistema solare Trappist-1. "Passo decisivo per la scienza" Scoperta dei 7 esopianeti, l'astrofisica: "C'è vita nello spazio"

Nasa, scoperto un nuovo sistema di pianeti (foto Afp)

Nasa, scoperto un nuovo sistema di pianeti (foto Afp)

New York, 23 febbraio 2017 - La Terra potrebbe avere sette fratelli, quasi gemelli. Distanti 39 anni luce, o se si preferisce oltre 235 trilioni di miglia che per lo spazio è considerato un tragitto breve. Ruotano tutti intorno a una stella nana, soprannominata Trappist-1. La Nasa lo ha annunciato con grande fanfara. Gli astronomi ritengono che ci possa essere vita su molti di questi corpi celesti, in particolare sui tre gemellini grandi quasi quanto il nostro pianeta che si trovano al centro della catena orbitante dove la temperatura oscillerebbe tra gli 0 e i 100 gradi centigradi e quindi in grado di ospitare grandi distese d’acqua.  Chi ha sempre creduto negli alieni, quando nei prossimi anni gli studi diventeranno molto più specifici, forse potrà finalmente sentirsi vendicato. È stato il super telescopio Trappist, che opera in Perù come parte dell’ESO, (European Southern Observatory), a scovare il nuovo sistema solare grazie al lavoro di un gruppo di ricercatori dell’università di Liegi coordinati dal professor Michael Gillon.

Scoperta dei 7 esopianeti, l'astrofisica: "C'è vita nello spazio"   La scoperta presentata ieri dalla Nasa viene considerata di portata straordinaria. È anche la più grande mai effettuata. Il centro di questo sistema, il sole intorno al quale tutti i sette pianeti ruotano, era stato individuato già nel maggio 2016 così come i primi tre pianeti che attraverso strette orbite graviterebbero nella cosiddetta fascia abitabile dove la vita potrebbe essere possibile. Gli altri quattro corpi celesti, i tre più vicini alla stella nana e il più lontano sarebbero, invece, giudicati troppo caldi o decisamente troppo freddi per sostenere qualsiasi forma di vita e non avrebbero alcuna condizione per ospitare acqua liquida in superficie. Lo straordinario ‘parto planetario’ multigemellare si appresta a trasformare le mappe dell’universo e Trappist-1 diventerà la nuova attrazione degli astronomi sempre più ansiosi di studiarlo nei dettagli dal momento che l’orientamento delle orbite ne faciliterà l’analisi attraverso i telescopio.   image

C’è da scommettere che non solo la Nasa ma anche Hollywood trarrà vantaggio da questa nuova scoperta che metterà la Luna e Marte in una sorta di archivio della vecchia cinematografia per dare spazio ai potenziali fratelli della terra, magari competitivi e crudeli nei confronti del vecchio pianeta sempre più surriscaldato. «È la prima volta che un numero così grande di pianeti dalle dimensioni simili a quelle della terra vengono trovati intorno alla stessa stella – ha dichiarato Gillon –. Credo che abbiamo fatto un passo davvero importante per capire se c’è davvero vita da quelle parti».

I telescopi sulla terra con l’aiuto anche di Hubble nello spazio si dedicheranno adesso anche all’esame delle molecole nel sistema planetario per scoprire se la gassosità è simile a quella che si sprigiona intorno alla Terra e nelle galassie. Lo scorso anno gli astronomi intercettarono anche Proxima Centauri una stella a 4,2 anni luce che ruotava con un pianeta intorno, anche lui grande quasi quanto la terra.