Mercoledì 24 Aprile 2024

Wikileaks, esce di prigione la 'talpa' Chelsea Manning

Dopo sette anni, torna in libertà l'ex analista dell'esercito che passò documenti top secret al sito di Assange

Chelsea Manning, già Bradley Manning (Ansa)

Chelsea Manning, già Bradley Manning (Ansa)

Washington, 17 maggio 2017 - E' uscita dal carcere Chelsea Manning (già Bradley Manning), l'ex soldato condannato per aver passato documenti segreti a WikiLeaks. Dopo 7 anni di prigione, l'ex analista informatico dell'esercito è uscita dalla prigione di Fort Leavenworth, in Kansas, dove era detenuta.

La liberazione, avvenuta con ben 28 anni di anticipo rispetto alla condanna, si deve alla decisione di ridurle la pena presa da Barack Obama negli ultimi giorni della sua presidenza. Una volta fuori dal carcere, Manning potrebbe diventare un'attivista dei diritti dei transgender (ha cambiato nome e si è sottoposto a una cura ormonale nel 2013, nrd). Manning resterà un militare e, anche se non riceverà uno stipendio, potrà comunque godere di alcuni benefit, come l'assicurazione sanitaria. 

Chelsea, che in passato aveva cercato di suicidarsi almeno due volte, si è detta ottimista per il suo futuro e ha ringraziato l'ampio movimento che negli anni l'ha sempre difesa, contro le accuse di chi la ritiene una traditrice. Tra questi il presidente Trump. E' stata proprio la vicinanza dei supporter, ha spiegato, ad aiutarla anche nei periodi più neri. 

La giovane, che da oggi dovrà confrontarsi con l'essere diventata un personaggio pubblico negli anni della sua prigionia, probabilmente andrà a vivere in Maryland. Per aiutarla WikiLeaks ha creato un fondo per raccogliere i soldi che serviranno in questo inizio di nuova vita.