Mercoledì 24 Aprile 2024

Catalogna, "ipotesi dichiarazione di indipendenza". Puigdemont: "Potrei essere arrestato"

Il procuratore capo spagnolo sta valutando l'arresto del presidente catalano, che non si fa intimorire e rilancia: "Possibile Dichiarazione Unilaterale di Indipendenza"

Carles Puigdemont presidente della Catalogna (Ansa)

Carles Puigdemont presidente della Catalogna (Ansa)

Barcellona, 25 settembre 2017  - La Catalogna tira dritto verso l'indipendenza dalla Spagna, nonostante le minacce di Madrid. Il presidente catalano Carles Puigdemont non ha escluso che una Dichiarazione Unilaterale di Indipendenza (Dui) possa essere presentata al parlamento catalano dopo il referendum del primo ottobre. 

Puigdemont, intervistato in tv, ha aggiunto: "Al momento la questione non è sul tavolo del governo" catalano. Sempre il presidente catalano non ha escluso di poter essere arrestato dalla polizia spagnola prima del referendum. "Il procuratore generale lo ha ipotizzato" ha detto al programma Salvados della Sexta. Poi ha aggiunto: "Non sarebbe una buona idea. Ma se succederà faremo fronte a qualsiasi decisione". 

Secondo Puigdemont l'offensiva giudiziaria di Madrid  contro la Catalogna è "un fatto vergognoso, indegno di uno stato democratico".

E José Manuel Maza, procuratore capo dello stato spagnolo, infatti ha sul tavolo il possibile arresto del presidente catalano. Maza ha detto che è una ipotesi "aperta" dato che Puigdemont è accusato fra l'altro di presunta "malversazione" per la convocazione del referendum del 1 ottobre, precisando che al momento la procura non ha ritenuto "opportuno" chiederla.

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Il delegato della Generalitat di Catalogna in Italia Luca Bellizzi attacca il governo spagnolo che ha risposto al percorso democratico avviato dalla Catalogna nel 2010 con "l'assenza di politica", in modo "giudiziario e di polizia".  Quindi il referendum, "è l'unica strada". Bellizzi continua sottolinenado che fino ad oggi "da Madrid non sono mai arrivate risposte, non c'è dialogo politico. Non si possono arrestare i tecnici per un problema politico". E assicura: "È nostra volontà celebrare il referendum. Questo è il mandato che abbiamo ricevuto dalle urne del 2015. Stiamo dando esecuzione a questo mandato democratico ricevuto dal parlamento".

Comunque, continua il delegato della Generalitat di Catalogna in Italia: "Siamo disposti a negoziare fino all'ultimo partendo dalla condizione che il popolo catalano possa decidere. Data, quorum, censo, la domanda elettorale, siamo disposti a negoziare su tutto, ma qual è la proposta del governo spagnolo?. Rajoy ha detto no. Se c'è una volontà si può modificare anche la costituzione ma i popolari non hanno questa volontà politica", ha aggiunto Bellizzi.

"Il popolo catalano vuole rimanere nell'euro e in Europa", afferma Belizzi: "l'Ue si distingue da Madrid per proposte pratiche, concrete". In Catalogna ci sono 600 imprese italiane, "è interesse dell'Italia e dell'Ue che rimangano". E conclude: "La nostra non è rivendicazione economica. La Catalogna è la terza regione spagnola per produzione di Pil, nella ridistribuzione scende al 13esimo. Vogliamo essere solidali, come lo siamo sempre stati, ma non possiamo perdere di competitività. La Spagna non lo ha accettato, una forza politica come il partito popolare ha alimentato il sentimento catalano".

GUARDIA CIVIL IN 31 MUNICIPI CATALANI - Agenti della Guardia Civil spagnola sono stati inviati oggi dalla procura in 31 municipi catalani per requisire le dichiarazioni di solidarietà con il referendum firmate dai loro sindaci. Proseguono intanto gli interrogatori in Procura dei 712 sindaci catalani, su 948, dichiarati indagati per avere espresso il loro appoggio al referendum. La Procura ha ordinato di arrestare quelli che non si presentano. Tutti finora si sono rifiutati di dichiarare.

NAVI ITALIANE PER LA GUARDIA CIVIL  - Navi della Moby Lines, inconfondibili perché dipinta con i personaggi di cartoni animati, sono state noleggiate da Madrid per ospitare i rinforzi inviati in Catalogna della Guardia Civil e della Policia Nacional. le decorazioni avevano suscitato molti commenti ironici sui social, così sono stati coperti da grandi teloni. Le due navi sono attraccate a Barcellona e Tarragona.