Lunedì 29 Aprile 2024

Attentato Londra, May: "Giusto sparare per uccidere i terroristi"

Ma è bufera sulla premier britannica per i tagli operati alla polizia. Il leader laburista Corbyn ne chiede le dimissioni

La premier britannica Theresa May (Lapresse)

La premier britannica Theresa May (Lapresse)

Londra, 5 giugno 2017 - Pieno sostegno di Theresa May allo 'shoot to kill', lo 'sparare per uccidere' i terroristi adottato dagli agenti armati di Scotland Yard per fermare i tre aggressori di Londra. Durante un incontro in vista delle elezioni dell'8 giugno, la premier britannica, che giusto ieri aveva detto "ora basta, le  cose devono cambiare", ha infatti sottolineato che questa scelta ha permesso di salvare "innumerevoli vite" grazie anche alla tempestività delle forze dell'ordine arrivate a London Bridge in pochi minuti. 

Per la May l'attacco di sabato sera non era solo contro Londra ma contro il mondo libero. Per questo ha ribadito che il livello di allerta anti-terrorismo resta "grave" e confermato il rafforzamento delle misure di sicurezza sui ponti di Londra con barriere a protezione dei pedoni.

BUFERA PER I TAGLI ALLA POLIZIA - Proprio a proposito di sicurezza, però, la stessa May è finita nel mirino per i tagli operati quando, da ministro dell'Interno, realizzò la riforma della polizia. A tre giorni dalle elezioni e a 48 ore dai tragici fatti di London Bridge e Borough Market, sono saltati fuori i numeri: : dal 2010, quando era ministro dell'Interno, il numero totale dei poliziotti in Inghilterra e Galles e' sceso di 46.700 unità (il 19,5% in meno). Ed è diminuito anche il numero dei poliziotti autorizzati a portare un'arma, da 6.909 a 5.639 (dati del Ministero dell'Interno). 

Sebbene la premier conservatrice si sia difesa spiegando che i fondi contro il terrorismo sono stati protetti e che la polizia ha avuto i poteri necessari, il leader dei laburisti Jeremy Corbyn e quello dei liberaldemocratici Tim Farron ne hanno chiesto le dimissioni

Contro il primo ministro "chiaramente incompetente" si è scagliato anche Steve Hilton, che aveva lavorato a Downing Street come direttore della strategia di David Cameron: nonostante il suo capo diretto, allora premier avesse evidentemente avallato i tagli alla polizia del ministro May, Hilton su Twitter ha scritto che la premier "è responsabile per le falle alla sicurezza a London Bridge, Manchester e Westminster Bridge".