Venerdì 17 Maggio 2024

Egitto, i turisti uccisi erano diretti all'oasi "proibita" di Bahariya

Ecco dove stavano andando quando sono stati scambiati per terroristi e colpiti dalle forze di sicurezza egiziane

Egitto, turisti uccisi durante blitz anti-Isis (Ansa)

Egitto, turisti uccisi durante blitz anti-Isis (Ansa)

Il Cairo, 14 settembre 2015 - Un tragico errore e 12 turisti che perdono la vita. L'Egitto è sotto choc per l'incidente avvenuto questa mattina nell'area di el Wahat. Le forze di sicurezza egiziane hanno sparato contro un convoglio di turisti che viaggiavano su fuoristrada. Li hanno scambiati per miliziani dell'Isis, gli stessi che poche ore prima avevano decapitato un uomo e crocifisso a un albero, accusandolo di aver collaborato con la polizia. "Transitavano in una zona vietata", si è giustificato il ministero dell'Interno egiziano. E perché allora, quei turisti messicani e cileni, si erano spinti fino a quel punto? Perché prendersi un rischio simile?

L'area di el Wahat è una vasta regione del Deserto Occidentale egiziano, un grande mare di sabbia, che arriva fino alle porte della Libia. Wahat è la parola egiziana per indicare le oasi. Il convoglio puntava quella di Bahariya, un piccolo paradiso che dista circa 400 km dal Cairo.

Bahariya - precisa l'Ente egiziano per il turismo - giace in una depressione di forma ovale ed è circondata da monti, oltre ad essere ricca di sorgenti. Con una superficie di oltre 2.000 km quadrati è un rifugio lussureggiante in un deserto spietato, circondato da colline nere di quarzo. All'interno si trovano "rovine meravigliose come il Tempio di Alessandro Magno, tombe tolemaiche con bellissimi dipinti e antiche chiese".

La scoperta recente delle mummie dorate, oggi orgoglio del Museo Bawiti, ha trasformato la città principale dell'oasi in una calamita per turisti che, insieme alla prossimità al Deserto Nero, ha fatto di Bahariya una meta turistica di rilievo in Egitto. L'Ente nel suo sito consiglia di fare una breve escursione nelle montagne di Bahariya per ammirare dall'alto l'oasi, le dune e i magnifici tramonti. Ma anche di visitare i siti dell'Antico Egitto e greco-romani quali la Tomba di Banentiu, e di contrattate con i mercanti del luogo per una sciarpa o un tappeto. Da non perdere - prosegue il sito - un momento di pace tra gli animali selvatici o rilassarsi nelle acque calde della fonte termale di Bir Sigam. "Bahariya offre più di quanto non immaginiate". In estate l'area del Deserto Occidentale è frequentata da turisti provenienti dagli altri Paesi arabi che vengono per motivi terapeutici. In estate le temperature oscillano tra i 35 e i 45 gradi centigradi. Ora, però, quel paradiso è teatro di guerra. Isis contro esercito egiziano. In mezzo, la natura e la civiltà.