Venerdì 17 Maggio 2024

Renzi: non c'è fretta di andare a votare. Istat: economia italiana accelera

Istat: i dati del lavoro migliorano e l'intonazione resta positiva. Peggiora però la fiducia di famiglie e imprese

Matteo Renzi (LaPresse)

Matteo Renzi (LaPresse)

Roma, 6 giugno 2017 -  "Non c'è fretta di andare a votare, c'è fretta di abbassare ancora le tasse". Lo dice Matteo Renzi, nel corso del suo intervento all'assemblea annuale del Sistema Moda Italia, in corso di svolgimento alla Fondazione Catella di Milano. Nel giorno in cui l'Istat certifica l'accelerazione dell'economia italiana, Renzi tiene alta la guardia. "Dobbiamo continuare nel lavoro che stiamo facendo e non tornare indietro". Parlando di numeri, Renzi crede che "il secondo trimestre andrà meglio del primo, ma la sostanza dei fatti è che non è sufficiente, non basta". E aggiunge: "Possiamo scegliere da un lato vivere come dei reduci dicendo tutto quello che abbiamo fatto, ma io non sono reduce, a me piace il futuro, mi piacciono i pionieri", ha continuato, aggiungendo che parte degli effetti della manovra 2016 debbano ancora dispiegarsi. "Industria 4.0 - ha detto - ancora non si vede sul Pil".

LA NOTA ISTAT - In un contesto globale caratterizzato dal rallentamento dell'economia statunitense e dal consolidamento della crescita dell'area euro, l'economia italiana accelera trainata dai consumi e dalla crescita dei settori dei servizi. Il mercato del lavoro migliora segnando un aumento degli occupati e una significativa diminuzione della disoccupazione. I prezzi risultano in decelerazione. Lo sottolinea l'Istat nella sua nota mensile, ricordando che a maggio "si è registrato un peggioramento del clima di fiducia di famiglie e imprese" ma che "l'indicatore anticipatore mantiene una intonazione positiva".

Nel primo trimestre 2017 il prodotto intero lordo (espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato) ha segnato un aumento dello 0,4% sul trimestre precedente, in accelerazione rispetto al quarto trimestre 2016 (+0,3%). Sempre nei primi tre mesi dell'anno, prosegue l'istituto di statistica, i consumi finali nazionali hanno mostrato una accelerazione (+0,5%) sostenuta dall'aumento sia della spesa delle famiglie residenti sia della spesa delle amministrazioni pubbliche (rispettivamente +0,6% e +0,5%). Tra le componenti della spesa delle famiglie prosegue la crescita sostenuta dei beni durevoli (+1,8%), mentre si consolidano i consumi di servizi (+0,4%). 

Il mercato del lavoro è in miglioramento: gli ultimi dati mostrano che ad aprile l'occupazione è in crescita (+0,4% rispetto a marzo, 94 mila individui in più), dopo la pausa segnata a marzo. Ad aprile, inoltre, il tasso di disoccupazione è diminuito in misura significativa portandosi all'11,1%, quattro decimi in meno rispetto a marzo, un livello inferiore alla media degli ultimi 4 anni. La discesa del tasso di disoccupazione è da ricollegarsi sia alla crescita dell'occupazione sia all'aumento degli inattivi (+0,2% rispetto a marzo). 

Nonostante i dati positivi di aprile, le aspettative formulate dagli imprenditori a maggio sulle tendenze dell'occupazione per i tre mesi successivi risultano in complessivo peggioramento e al di sotto dei valori di lungo periodo in quasi tutti i settori; soltanto nel comparto delle costruzioni le previsioni sono in miglioramento, ma il saldo resta negativo. La stima preliminare dei prezzi al consumo ha evidenziato a maggio un deciso rallentamento dell'inflazione che ha riassorbito il forte rialzo del mese precedente. La crescita tendenziale dell'indice relativo all'intera collettività (Nic) è scesa all'1,4%, mezzo punto percentuale in meno rispetto ad aprile, tornando così sullo stesso ritmo di marzo. Alla decelerazione dei prezzi dei beni alimentari si è aggiunta quella dei prezzi delle voci dell'energia. 

GENTILONI: DATI INCORAGGIANTI - I dati diffusi dall'Istat sono ben accolti dal presidente del consiglio Paolo Gentiloni. "L'Istat ci conferma con dati incoraggianti che il Paese si muove", ha detto parlando all'inaugurazione della stazione ferroviaria di Afragola. "L'economia cresce - ha proseguito il premier - a ritmi maggiori di quelli che noi stessi avevamo previsto". Ancora: "queste sono occasioni che un paese non può sprecare"

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