Mercoledì 24 Aprile 2024

Attentato Berlino, i funerali di Fabrizia Di Lorenzo a Sulmona

Alle esequie della 31enne morta nella strage del mercatino di Natale presenti anche il presidente della Repubblica Mattarella e il ministro Minniti. Il vescovo: "Lei via per cercare lavoro"

La famiglia di Fabrizia Di Lorenzo (Ansa)

La famiglia di Fabrizia Di Lorenzo (Ansa)

Sulmona, 26 dicembre 2016 - Un applauso della folla all'esterno della cattedrale di San Panfilo, a Sulmona, ha accolto l'arrivo del feretro di Fabrizia Di Lorenzo, la 31enne morta nell'attentato di una settimana fa a Berlino ad opera di Anis Amri. I funerali, iniziati alle 11, sono stati celebrati dal vescovo della diocesi di Sulmona-Valva, monsignor Angelo Spina. Alle esequie hanno partecipato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il ministro dell'Interno, Marco Minniti, oltre a numerose autorità regionali e locali.

Al termine della cerimonia il feretro è stato portato fuori, preceduto dalla corona di fiori del presidente della Repubblica portata da due corazzieri in alta uniforme. Un applauso è partito dalla folla, così come c'era stato all'arrivo della salma in chiesa. Quindi sono usciti i genitori e il fratello di Fabrizia, stretti in un unico abbraccio, seguiti dal capo dello Stato, dal ministro dell'Interno e dal vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, attorniati dal servizio di sicurezza, per l'ultimo atto religioso, l'orazione e la benedizione finale della salma da parte dell'officiante.

Il rintocco a morto delle campane della cattedrale e poi ancora un forte applauso della folla quando il carro funebre si è mosso per l'ultimo viaggio di Fabrizia ha concluso la cerimonia. Un saluto la folla l'ha tributato anche ai genitori e al fratello di Fabrizia, e quindi al presidente Mattarella quando ha lasciato la piazza. La cattedrale era colma. In molti non sono riusciti a entrare e si sono radunati all'esterno, e in silenzio, per essere comunque vicini alla famiglia della vittima. Nella cattedrale non sono state ammesse telecamere e fotografi.

L'OMELIA DEL VESCOVO - "Dal cielo cara Fabrizia, con il tuo sorriso, la tua giovialità, la tua leggerezza e le tue preghiere dona conforto ai tuoi cari. Da lassù guarda ai giovani della nostra terra e del mondo intero, prega perché i giovani capiscano quanto è prezioso il dono della vita che va difeso e custodito e perché ognuno di noi sia ambasciatore e costruttore di un mondo di pace. Amen". Monsignor Angelo Spina, vescovo della diocesi di Sulmona-Valva, ha concluso così la sua omelia nella cattedrale di San Panfilo. Il vescovo ha parlato di "folle gesto", riferendosi all'attentato di Berlino. Fabrizia "all'improvviso, in modo tragico, ci ha lasciati, il suo sorriso rimarrà sempre con noi" ha detto il vescovo. "Come tanti giovani ha dovuto lasciare questa terra per trovare lavoro altrove perché questa nostra amata terra non riesce a dare speranza alle nuove generazioni che cercano lavoro e la dignità della persona umana" ha continuato. "Con la sua vita tragicamente spezzata dice a tutta l'umanità che la violenza è una profanazione nel nome di Dio, solo la pace è santa, la compassione e la non violenza indicano la via della vita contro ogni paura e contro ogni forma di terrorismo. L'ultima parola non è della morte ma della vita".