Cei, ecco la terna per il nuovo presidente

Chi più chi meno, tre vescovi tutti bergogliani

Cei, tre nomi per Papa Francesco (Dire)

Cei, tre nomi per Papa Francesco (Dire)

Roma, 23 maggio 2017 - Il cardinale sociale, il teologo martiniano, il porporato dei migranti, chi più chi meno tre vescovi tutti bergogliani. La Conferenza episcopale italiana ha votato la terna da sottoporre al Papa per la scelta del nuovo presidente. E Francesco tira un sospiro di sollievo. Da un episcopato inizialmente prudente verso il nuovo corso romano non è arrivato nessun colpo basso. Anzi, la votazione è andata ben oltre le più rosee previsioni. 

Al primo posto, più forte dell'età avanzata che poteva penalizzarlo, si è posizionato il cardinale Gualtiero Bassetti, 75 anni, arcivescovo di Perugia. Alla terza votazione ha incassato 134 consensi sui potenziali 226 - serviva il 50 per cento più uno del totale -, spuntandola così al ballottaggio sul vescovo di Novara, Franco Brambilla, fermo a 86. Quest'ultimo, allievo di Carlo Maria Martini, si è aggiudicato La seconda piazza nella terna (Brambilla 115, Montenegro 67, Betori 22). Terzo posto per l'arcivescovo di Agrigento, il cardinale Franco Montenegro, in prima linea nell'accoglienza dei profughi (Montenegro 126, Betori 42, Forte 11).

Sorprende la debacle dei ruiniani, incapaci di inserire un loro vescovo nella terna. Betori, ex segretario generale della Cei ai tempi del Cardinale Sottile, è quello che in qualche modo ci è andato più vicino. Nell'ultima votazione ha raccolto 11 voti anche il liberal, Bruno Forte, arcivescovo di Chieti. Un piccolo, significativo attestato di stima nei confronti di un presule per due volte bocciato nelle elezioni per la vice presidenza Cei dell'Italia centrale e finito sotto il tiro incrociato dei conservatori a causa delle sue aperture verso le coppie omosessuali al Sinodo straordinario sulla famiglia.

Adesso la palla passa al Papa che indicherà il nome del nuovo presidente dei vescovi. Tutto porta a pensare che sceglierà Bassetti, a cui poche settimane fa ha prorogato il mandato dopo che lo stesso aveva raggiunto l'età pensionabile. Un segnale in vista della tornata elettorale, raccolto dai presuli al momento del voto. Tuttavia Francesco, dato il suo afflato verso i migranti, potrebbe anche essere tentato dalla carta Montenegro. Comunque sia il presidente sarà un bergogliano. Non era affatto scontato.