Venerdì 17 Maggio 2024

Cdm, Renzi ha firmato il decreto per la sospensione di De Luca. Novità sul fisco, non sulle tasse

Il premier, al termine del Consiglio dei ministri, ha spiegato che si è trattato di un "adempimento di legge" in base alla legge Severino. Approvati anche i cinque decreti sul fisco all'ordine del giorno

Il premier Matteo Renzi con il candidato alla Regione Campania, Vincenzo De Luca (Ansa)

Il premier Matteo Renzi con il candidato alla Regione Campania, Vincenzo De Luca (Ansa)

Roma, 26 giugno 2015 - "Ho firmato il decreto di sospensione di De Luca da presidente della regione Campania come da adempimento di legge". Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi al termine del Consiglio dei ministri, durante il quale sono stati approvati i cinque decreti sul fisco all'ordine del giorno. 

IL CASO DE LUCA - De Luca potrà nominare la nuova giunta prima che la sospensione decisa oggi dal governo abbia effetto. Lo ha spiegato Renzi aggiungendo che il decreto è "un adempimento che abbiamo realizzato una volta ottenuto il nulla osta del ministro competente. Avevamo sempre detto che avremmo mantenuto ogni tipo di intervento necessario, senza fare ricorso ad alcuna normativa ad hoc. Lo abbiamo dimostrato una volta di più, come era doveroso fare. Credo che siate costretti ad ammettere - ha detto ai giornalisti presenti - che l'impegno preso di rispettare la legge Severino è stato perfettamente eseguito, magari anche a sorpresa per alcuni di voi". "La norma Severino - ha sottolineato - presenta visioni diverse, non sulla sospensione. Non c'è ineleggibilità ma c'è necessità di sospensione. La presidenza del consiglio ha seguito l'iter. Con la sospensione finisce il nostro lavoro. Ora ci sarà il ricorso di De Luca, che in molti altri casi ha ottenuto assensi, penso a De Magistris e ad altre vicende. Diventa ora una valutazione politica. Sarà lui a dover valutare il da farsi". A chi domandavva se servisse una norma interpretativa Renzi ha risposto: "L'avvocatura stessa dice che è un'ipotesi, ma dice che non c'è la necessità. Abbiamo preferito procedere senza fare una norma. Se poi ci sarà necessità siamo pronti a intervenire". 

NOVITA' SUL FISCO - I cinque decreti delegati a cui il cdm ha dato il via libera riguardano: stima e monitoraggio dell'evasione fiscale, revisione del sistema sanzionatorio, interpello e contenzioso, riscossione, riorganizzazione delle Agenzie fiscali. Ma per vedere calare le tasse bisognerà aspettare. "Oggi si fa un passo gigantesco per la semplificazione del fisco - ha esordito Renzi -, non è ancora un abbassamento di tasse, ma un passo significativo ordinamentale, la deflazione del contenzioso, agenzie fiscali e delle entrate sempre più consulenti del cittadino e non controparte". I decreti fiscali varati dal Cdm di oggi "creano un quadro di maggiore chiarezza per il cittadino" e "migliorano i rapporti dei contribuenti con il fisco" ha sottolineato il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

LE MISURE - Viene ridotto dall'8 al 6% l'aggio dovuto per i costi di riscossione ad Equitalia. C'è poi, ha affermato il ministro delle Finanze Padoan, la previsione di "inserimento di concorsi pubblici per soli esami per le agenzie fiscali". La misura si è resa necessaria per risolvere la questione dei circa 800 dirigenti delle Agenzie fiscali decaduti dopo una sentenza della Consulta. Per quanto riguarda le banche, il consiglio dei ministri ha introdotto un comma aggiuntivo nel decreto banche approvato nella scorsa riunione del governo che prevede 100 milioni di euro in più per il 2016. In tema di monitoraggio e lotta all'evasione fiscale nel decreto fiscale ci sono "meccanismi permanenti - ha spiegato Padoan - che permettono di migliorare la lotta all'evasione fiscale con una commissione ad hoc". "Sul contenzioso tributario c'è un significativo sforzo alla riduzione dei meccanismi di contenzioso, a favore della mediazione" ha proseguito il ministro dell'Economia, che ha parlato anche di "immediata esecutività delle sentenze" in materia tributaria. Cioè se un cittadino ottiene il riconoscimento del rimborso non deve aspettare ulteriori anni per avere soldi, ma li può avere immediatamente. Introdotto anche il principio del silenzio assenso a favore del contribuente: se un interpello viene rivolto all'amministrazione ed entro 90 o 100 giorni, non si ottiene una risposta dell'amministrazione, la proposta di risoluzione della questione viene data per acquisita", ha spiegato Padoan. Ancora, a favore del contribuente, si estende la possibilità di rateizzazione dei contributi dovuti. Poi, arriva la "revisione del sistema sanzionatorio" per i reati fiscali. "Si tratta di fare chiarezza su reati come frode, che ovviamente rimangono tali, distinguendoli da reati minori e modulando le sanzioni, sia amministrative che penali, in modo da rispettare il principio della proporzionalità dei comportamenti nelle sanzioni". Nessuna novità, invece, sul fronte del gioco, almeno per ora: "Non ci sembrava maturo il dibattito per intervenire - ha detto il premier Renzi, rispondendo a una domanda -, se necessario lo faremo nella legge di stabilità". Stesso discorso anche per il Catasto.