Giovedì 2 Maggio 2024

Capodanno: il brindisi resiste, ma con meno bottiglie

Lontani i tempi dei 91 milioni di bottiglie di quattro anni fa, oggi restiste il brindisi tradizionale, ma i prezzi sugli scaffali non stimolano l'acquisto

Un bicchiere di spumante per festeggiare  (Ansa)

Un bicchiere di spumante per festeggiare (Ansa)

Roma, 30 dicembre 2014  - Il brindisi nelle case degli italiani durante le feste di Natale e Capodanno rimane un must, ma sono lontani i tempi dei 91 milioni di bottiglie di quattro anni fa (compreso lo champagne), comunque oggi una bottiglia di spumante non se la nega nessuno. È quanto afferma l'Ovse, Osservatorio economico nazionale dei mercati e consumi vini e vini spumanti. 

Per le feste correnti si stima che voleranno 49-50 milioni di tappi in Italia (l'anno scorso erano state 52 milioni), ma con lo stesso valore al consumo di 420 milioni di euro. "I prezzi decisamente sostenuti negli scaffali e in enoteca del vino, alimenti e spumanti non stimolano l'acquisto", osserva l'Ovse. "Prezzi al consumo stabili o in crescita anche negli ultimi tre anni - prosegue l'Ovse -, con un prezzo medio annuale in Italia intorno a 6,40 euro che prima delle feste diventa quasi 7,90 euro la bottiglia, forse un ritocco al ribasso aiuterebbe di più rispetto alle vendite promo-spot calmierate". 

All'estero va tutto meglio - aggiunge l'Ovse -, il cult per le bollicine tricolori è ancora alto e sempre in crescita di posizione e livello. In 14 anni i tappi delle feste all'estero sono passati da 85 milioni a circa 180 milioni, ma anche con una ampia spalmatura in tutti i 12 mesi dell'anno. I volumi dei consumi di spumanti italiani sono decisamente in crescita in modo generalizzato (ad eccezione di Germania, Russia e Cina) dal 10 al 40%.