Venerdì 17 Maggio 2024

Bossi condannato a 18 mesi per vilipendio a Giorgio Napolitano

L'ex leader della Lega il 29 dicembre 2011, alla manifestazione 'Berghem Frecc', usò parole e gesti giudicati dal tribunale di Bergamo vilipendio al capo dello Stato di allora, Giorgio Napolitano. Calderoli: "Fatemi capire, un pluriomicida come Adam Kabobo prende 20 anni per aver ucciso 3 persone... E Umberto per una battuta 18 mesi?"

Bossi alla Berghem Frecc del 2011, il gesto rivolto a Napolitano (da youtube)

Bossi alla Berghem Frecc del 2011, il gesto rivolto a Napolitano (da youtube)

Milano, 22 settembre 2015  - Umberto Bossi è stato condannato dal Tribunale di Bergamo a 18 mesi per vilipendio al capo dello Stato. L'ex leader della Lega è stato condannato anche al pagamento delle spese processuali, mentre la Corte ha respinto la richiesta del pm di aggravante con fini di discriminazione etnica. 

Non sono state prese in considerazioni neanche le eccezioni di costituzionalità sollevate dalla difesa. I fatti contestasti risalgono al 29 dicembre del 2011, quando alla manifestazione "Berghem Frecc" di Albino un paese della bergamasca, il Senatur pronunciò un comizio dai toni accesi contro l'allora presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e l'allora premier Mario Monti. 

Le immagini, col senatur che faceva il gesto delle corna, e le parole suscitarono polemica e portarono molti cittadini a denunciare l'accaduto in diverse procure. Il caso finì poi nella Procura bergamasca per competenza territoriale, fino al rinvio a giudizio chiesto il 18 giugno scorso dal pm Gianluigi Dettori. 

Per l'avvocato della difesa, Matteo Brigandì, i fatti avvennero in un clima "politicamente pesante, di astio" e all'interno di una "situazione di natura politica coerente con l'attività svolta" da Bossi e ha chiesto quindi che il Tribunale "valutasse l'insindacabilità dei fatti".

Solidarietà all'ex leader della Lega arriva da Paolo Grimoldi, deputato della Lega Nord e Commissario della Lega Lombarda, e dal vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia Fabrizio Cecchetti:  "La condanna inflitta a Bossi per vilipendio al Presidente della Repubblica Napolitano è l'atto vergognoso di uno Stato che scarcera criminali e stupratori e poi vuole tappare la bocca ai cittadini e ai loro rappresentanti. Esprimo tutta la solidarietà a Umberto Bossi e gli confermo tutto il massimo impegno per una Lombardia libera e indipendente. Quanto ai cori contro Monti- conclude Cecchetti - è sotto gli occhi di tutti il disastro provocato dal suo terrificante governo, incarnato perfettamente dalla legge Fornero".

"La condanna a 18 mesi di reclusione inflitta a Umberto Bossi - in una nota  Paolo Grimoldi - per il presunto reato di vilipendio al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio dei Ministri è una vergogna ed un insulto non solo alla giustizia ma anche al basilare diritto della libertà di parola e di manifestare la propria opinione, diritto che, a quel che mi risulta, dovrebbe essere ancora tutelato dalla Costituzione. Utilizzo la formula dubitativa del condizionale perché questa assurda condanna mi fa pensare che non sia più così. Ovviamente - aggiunge - esprimo tutta la mia solidarietà e vicinanza, e della Lega Lombarda che rappresento come Commissario Nazionale, ad Umberto Bossi, che tra l'altro non ha offeso o insultato nessuno ma si è limitato a fare una semplice battuta durante un comizio, ma al tempo stesso ribadisco tutta la mia preoccupazione per questa pesante condanna, che rappresenta un inquietante precedente, un preoccupante bavaglio alla libertà di espressione e di pensiero che dovrebbe essere il baluardo di ogni sistema democratico, sempre che l'Italia intenda ancora restare una democrazia. E anche in questo caso utilizzo la formula dubitativa perché questa sentenza mi fa venire seri dubbi a riguardo", conclude Grimoldi. 

Anche Fabrizio Cicchitto (Ncd) ha espresso "solidarietà a Umberto Bossi condannato per vilipendio. Le sue parole probabilmente erano sbagliate ma quando come lui si è impegnati nello scontro politico con passione non si misurano le parole con il bilancino".

Su Facebook Roberto Calderoli, vice presidente del Senato, si affida all'amara ironia: "Fatemi capire, un pluriomicida come Adam Kabobo prende 20 anni per aver ucciso 3 persone, meno di 7 anni per ogni vita umana stroncata, e Umberto Bossi per una semplice battuta fatta ad un comizio viene condannato a 18 mesi? Qualcosa non mi quadra davvero... Ovviamente all'amico Umberto va tutta la mia solidarietà per questa condanna".