Venerdì 17 Maggio 2024

Borse ancora molto contrastate. Tokyo va giù su timori Cina. Piazza Affari cerca il rimbalzo

Il crollo dei corsi delle materie prime e i dati di agosto sui profitti delle grandi industrie cinesi scesi ai minimi dal 2011 confermano i timori di Wall Street e propagano il contagio ai mercati del Vecchio Continente. Una sola buona notizia: lo spread Btp-Bund resta fermo a quota 115. L'Europa e Milano aprono negative, poi provano a reagire.

Borsa: a Tokyo l'indice Nikkei chiude a - 4% (ANSA)

Borsa: a Tokyo l'indice Nikkei chiude a - 4% (ANSA)

Roma, 29 settembre 2015 - Sull'onda del ribasso di ieri  a Wall Street (Dow Jones -1,92%, Nasdaq -3,04%, S&P -2,57%) per i timori sulla sostenibilità della crescita globale, l'Asia si allinea al clima plumbeo dei mercati nelle ultime settimane e, complici il crollo delle materie prime e i dati di agosto sui profitti delle grandi industrie scesi ai minimi dal 2011, chiude una seduta altamente negativa consegnando ai mercati europei il testimone di un'apertura in profondo rosso. 

ITALIA E EUROPA - In apertura iI Dax di Francoforte cede l'1,28% a 9.362 punti, l'Ftse 100 di Londra scende dell'1,19% a 5.888 punti, il Cac 40 di Parigi arretra dell'1,43% a 4.291,85 punti, l'Ftse Mib di Milano lascia sul terreno l'1,11% a 20.532 punti. Il sentiment del mercato evidenzia forti proccupazioni, ma la vicinanza dei supporti che aprirebbero la strada a ulteriori ribassi induce un primo rimbalzo dopo circa un'ora di contrattazioni. Il tentativo di riportare i corsi in territorio positivo vede Milano in prima linea: alle 11 l'Ftse Mib segna +0,4%. Seguono Francoforte + 0.3% (nonostante il caso Volkswagen) e Parigi +0,2%. Il listino migliore è Madrid (+0,9%). Resta in rosso Londra (- 0,2%). 

BAKITALIA - A dare il via alla reazione di Piazza Affari è anche la conferma di Bankitalia che le stime del governo sul Pil italiano 2015 paiono condivisibili: il report dei primi 8 mesi dimostra infatti che l'anno dovrebbe chiudersi con il target di deficit/Pil intorno al 2,6%. Il governo stima per quest'anno una crescita del Pil dello 0,9% (+0,2% rispetto alla previsione di aprile).

ASIA - Tokyo, che ieri era chiusa, perde più del 4%. Alla chiusura degli scambi, l'indice-guida Nikkei aveva perso il 4,05%, pari a 16.930,84 punti e portando al 18% le sue perdite dalla svalutazione dello yuan cinese avvenuta l'11 agosto. In Cina va male anche Shanghai che cede l'1,63% a 3054,35 punti; sulla stessa linea lo Shenzen, che perde 1,60% a 1.710,14. Ancora peggio Hong Kong: l'Hang Seng cede il 3,31% a quota 20.485,38.

SPREAD - Lo spread Italia-Germania resta fermo intorno a 115 punti base, ma grazie alla risalita dei prezzi del Bund il rendimento del Btp 10 anni scende all’1,74.

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