Mercoledì 24 Aprile 2024

Attentato a Monaco di Baviera, chi è il killer

Aveva solo 18 anni, era tedesco ma con origini iraniane. Era in cura per una malattia depressiva. "Nessun legame con l'Isis". "Era stato vittima di bullismo"

Attentato di Monaco, l'home page della Bild con Ali  Sonboly (Ansa)

Attentato di Monaco, l'home page della Bild con Ali Sonboly (Ansa)

Roma, 23 luglio 2016 - Si chiamava Aly Sonloby, tedesco ma con origini iraniane e aveva soltanto 18 anni. E' lui, secondo quanto riporta il Daily Mail, il killer suicida dell'attentato di ieri pomeriggio a Monaco di Baviera costato la vita a 9 persone. "Una brava persona che sorrideva sempre", lo hanno descritto i vicini increduli di quanto accaduto. "Non l'ho mai visto arrabbiato né ho mai saputo di suoi problemi con la polizia o con il vicinato".

Attentato di Monaco, l'home page della Bild con Ali Sonboly (Ansa)Ancora sconosciuto il movente della strage, ma la polizia che questa mattina ha perquisito l'abitazione del giovnae, ha escluso che il killer abbia avuto legami con l'Isis. Figlio di un tassista, che è stato interrogato dalla polizia per comprendere il profilo psicologico del giovane, e di una commessa dei grandi magazzini Karstadt, secondo la procura Aly "si trovava in cura medica e psichiatrica per una malattia depressiva". Al vaglio della polizia c'è anche il contenuto di un video girato da un uomo su un balcone affacciato sul tetto del ristorante McDonald's e che ha registrato una concitata conversazione con l'attentatore, che tra l'altro avrebbe lamentato di aver subito per sette anni atti di bullismo a scuola.

La polizia: "Follia omicida, nessun legame con l'Isis"

L'ipotesi della vendetta dopo essere stato vittima di bullismo è stata confermata anche da un ex compagno di classe dell'autore della strage, che in una 'chat room' ha rivelato che il 18enne prometteva "sempre" di "uccidere" i bulli che lo tormentavano. "Conosco questo cazzo di tipo",si legge sul Daily Mail. "Era nella mia classe. Facevamo sempre del mobbing contro di lui a scuola. E lui diceva sempre che ci avrebbe uccisi". Notizia confermata anche dal ministro dell'Interno Thomas de Maizière. Secondo la Dpa, che cita fonti dei servizi tedeschi, il killer aveva trascorso molto tempo davanti al pc usando giochi di sparatorie e ammirava l'autore della strage di Winnenden, vicino Stoccarda, dove nel 2009 un 17enne uccise 15 persone dentro una scuola.