Domenica 26 Maggio 2024

"L'uomo che sussurrava ai cavalli sapeva che potevano rispondere"

Sorprendenti risultati di una ricerca tutta italiana (Università di Pisa). Si tratta di un animale furbo, dicono gli studiosi, che capisce le indicazioni umane e le segue solo quando gli conviene

Cavalli selvaggi in una foto Reuters

Cavalli selvaggi in una foto Reuters

Roma, 24 marzo 2015 - Il cavallo è un animale furbo che capisce e segue le indicazioni dell'uomo, ma solo quando gli conviene. È il risultato di uno studio condotto dei ricercatori del dipartimento di Scienze Veterinarie dell'Università di Pisa che per la prima volta ha dimostrato come i cavalli, contrariamente a quanto sinora documentato dalla letteratura scientifica, possiedano capacità cognitive evolute e memoria a breve termine. I risultati della ricerca, svolta da Paolo Baragli e Claudio Sighieri in collaborazione con Paola Lovrovich dell'Italian Horse Protection Association, sono stati pubblicati sull'ultimo numero della rivista internazionale Applied Animal Behaviour Science.

La ricerca è partita da un test condotto su 24 cavalli divisi in due gruppi. In entrambi i casi, spiega una nota dell'ateneo, «gli animali avevano di fronte tre secchi uguali e capovolti e dovevano indovinare sotto quale si nascondesse un pezzo di carota: un gruppo doveva trovarla senza alcun aiuto, mentre l'altro poteva vedere la persona che si avvicinava al secchio e la nascondeva». «Durante la prova - aggiunge Baragli - i cavalli hanno dimostrato di saper cambiare la propria strategia di ricerca per raggiungere il loro obiettivo nel più breve tempo possibile, a prescindere dagli indizi forniti dall'uomo».

Con il succedersi delle prove gli animali hanno cambiato strategia e sono diventati meno precisi ma più veloci, capovolgendo anche tutti i secchi, sicuri comunque di trovare la carota. «I risultati del test - conclude Baragli - dimostrano che i cavalli sono in grado di comprendere e usare il significato cognitivo delle indicazioni umane per compiere le proprie scelte ma anche di cambiare la propria strategia nel momento in cui si rendono conto che l'informazione ottenuta non è fondamentale per raggiungere l'obiettivo, soprattutto se può essere conquistato più velocemente in altro modo. E tutto ciò avviene in un arco di tempo molto breve dimostrando di possedere sofisticate capacità di trovare rapidamente soluzioni diverse a uno stesso problema, basandosi sull'esperienza fatta».  Per contatti con la nostra redazione: [email protected]