Lunedì 29 Aprile 2024

Martini, il ct degli anni d'oro, campione con Coppi e Bartali

Da ct segnò un ventennio azzurro. Federciclismo: "Addio capitano". Cassani: "Avrei dato chissà cosa per farmi vedere sull'ammiraglia che è stata tua per 23 anni"

Alfredo Martini (Newpresse)

Alfredo Martini (Newpresse)

Roma, 25 agosto 2014 - E' morto l'ex ct azzurro del ciclismo Alfredo Martini (SCHEDA). Lo fa sapere il presidente della Federciclismo, Renato Di Rocco: "Si è spento serenamente in casa sua a Sesto Fiorentino - annuncia Di Rocco commosso -. Nell'ultimo anno si muoveva a fatica per una caduta avuta in casa, ma era sempre presente e lucido". Professionista dal 1941 al 1957, Martini aveva 93 anni. "Fino all'ultimo respiro ha continuato a seguire il ciclismo, che ha sempre inteso, praticato e insegnato come una vera e propria scuola di vita. Ogni Sua parola faceva breccia nel cuore dei giovani e incuteva rispetto e fiducia nell'impegno sportivo", il commento della Federazione. "Per noi - dice Di Rocco - è come perdere un capitano, il faro, il punto di riferimento da sempre".

LA VITA E LA CARRIERA - Nato a Firenze il 18 febbraio 1921, Martini è stato un ciclista su strada e dirigente sportivo italiano. Professionista dal 1941 al 1957. Vinse il Giro dell'Appennino nel 1947, il Giro del Piemonte nel 1950, una tappa al Giro d'Italia 1950 (quella di Firenze) che concluse al terzo posto dietro Koblet e Bartali vestendo la maglia rosa per una tappa, e una tappa al Tour de Suisse 1951, concluso al terzo posto dietro Kubler e Koblet.Quindi nel ruolo di direttore sportivo fu prima alla Ferretti e quindi alla Sammontana dal 1969 al 1974, con il quale vinse il Giro d'Italia del 1971 con lo svedese Gosta Pettersson. Da Ct della nazionale di ciclismo dal 1975 al 1997 ha guidato alla conquista della maglia iridata Francesco Moser nel 1977 a San CristA³bal (Venezuela), Giuseppe Saronni nel 1982 a Goodwood (Gran Bretagna), Moreno Argentin nel 1986 a Colorado Springs (Stati Uniti), Maurizio Fondriest nel 1988 a Renaix (Belgio), Gianni Bugno nel 1991 a Stoccarda (Germania) e nel 1992 a Benidorm (Spagna) più altri sette argenti e sette bronzi. Dal 1998 è supervisore di tutte le squadre nazionali di ciclismo e Presidente Onorario della Federazione Ciclistica Italiana; contemporaneamente abbandona il suo pluridecennale incarico di CT della nazionale, lasciando il posto ad Antonio Fusi. 

LE REAZIONI - Immediata la reazione del commissario tecnico della nazionale di ciclismo Davide Cassani che in un tweet ha scritto: "Ho le lacrime agli occhi. Avrei dato chissà cosa per farmi vedere sull'ammiraglia che è stata tua per 23 anni. Ciao Alfredo. Mi manchi già".

Tempestivo anche il tweet di Vincenzo Nibali: "Non poteva raggiungermi una notizia più triste di questa!! Addio Alfredo Martini, grande uomo, le tue parole ci mancheranno!!", scrive il vincitore dell'ultimo Tour de France. 

Con Martini se ne va l'ultimo dei grandi testimoni di un'epopea che ha reso il ciclismo uno degli sport piu' popolari in Italia": comincia così il ricordo di Martini da parte del presidente del Coni, Giovanni Malagò. "Martini è stato il più grande commissario tecnico nella storia del ciclismo vincendo sei Campionati del Mondo e diventando negli anni un punto di riferimento irrinunciabile per l'intero mondo dello sport al quale ha dedicato l'intera vita prima da atleta, poi da tecnico e infine da dirigente - ricorda il n.1 dello sport italiano - Senza di lui il ciclismo da oggi è sicuramente piuù povero. Un'ultima sola parola: Grazie Alfredo!".

Al cordoglio su Twitter si è unito anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi: "Un pensiero commosso per Alfredo Martini. Ha onorato l'Italia, come ct del ciclismo. Ma soprattutto ha mostrato i veri valori dello sport #RIP". Così il premier Matteo Renzi su Twitter a proposito della morte dell'ex commissario tecnico della nazionale azzurra di ciclismo Alfredo Martini. "Ricordo un grande personaggio che ha onorato lo sport italiano e mondiale - ha commentato poi il premier -. Ho nel cuore impresse le sue parole ai giovani in varie circostanze, sui valori che il mondo dello sport insegna. Alla famiglia di Alfredo - conclude il Renzi che ha sentito al telefono la figlia di Martini, Silvia - e alla grande famiglia del ciclismo, l'abbraccio mio e di tutto il governo".