Giovedì 16 Maggio 2024

Festa della Repubblica, applauso per Girone e Latorre. Mattarella: "Ci sono varie strade"

Anche Google festeggia con un doodle che rimanda al programma della giornata: dalla deposizione della corona d'alloro all'altare della Patria alla rivista militare ai festeggiamenti nei giardini del Quirinale aperti al pubblico per l'occasione. Calderoli provoca: "E' un giorno di lutto"

Festa della Repubblica: Renzi, Grasso, Mattarella e Boldrini (Lapresse)

Festa della Repubblica: Renzi, Grasso, Mattarella e Boldrini (Lapresse)

Roma, 2 giugno 2015 - Una giornata calda e assolata ha accompagnato le celebrazioni per il 69° anniversario della Repubblica. Non è mancati niente: le scie tricolori della pattuglia acrobatica nazionale che ha sorvolato l'altare della Patria, la tradizionale sfilata con cui le Forze armate, i Corpi Armati e non dello Stato hanno reso omaggio al presidente della Repubblica, l'applauso spontaneo della gente al passaggio del Reggimento San Marco, quello dei marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due fucilieri di marina sotto inchiesta in India. "Si stanno esplorando le varie strade ed è competenza del governo, Quello che è importante è l'affetto mai venuto meno e accresciuto", dice ai giornalisti il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

PALCO AUTORITA' - Oltre al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ci sono il ministro della Difesa Roberta Pinotti, i presidenti di Camera e Senato Laura Boldrini e Pietro Grasso e il premier Matteo Renzi. In attesa di partecipare alla cerimonia all'Altare della Patria, il premier ne approfitta per un fitto colloquio con i presidenti di Camera e SenatoIntorno alle 10, sulle note della banda centrale dell'Arma dei Carabinieri, comincia la sfilata. Sul palco delle autorità, oltre al presidente del Consiglio Matteo Renzi, ci sono i ministri Angelino Alfano, Maria Elena Boschi, Stefania Giannini e Giuliano Poletti. 

IL MESSAGGIO DEL CAPO DELLO STATO - "Nel celebrare il 69° anniversario della Repubblica, rivolgo anzitutto il mio pensiero deferente alla memoria dei militari italiani che hanno perso la vita al servizio della Patria. Ieri, nel lungo e travagliato percorso che ha reso l'Italia una nazione libera, democratica e in pace - dice il Capo dello Stato -. Oggi, in Paesi attraversati da conflitti e devastazioni, in aiuto a popolazioni sofferenti che nella presenza delle Forze Armate italiane ritrovano la fiducia nel futuro e la speranza per un mondo migliore", sono le parole di Mattarella nel messaggio inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano. "Il loro sacrificio - continua Mattarella - costituisce risorsa morale delle nostre Forze Armate. Un bene prezioso che avvertiamo maggiormente quando, come in questo periodo, assistiamo a ingiustizie e barbarie che pensavamo ormai definitivamente superate. L'Italia intera esprime stima e gratitudine a voi tutti che continuate a mantenere vive le tradizioni militari di dedizione e impegno, a fortificare i valori della Repubblica, ad esaltare l'amore di Patria. Alle grandi sfide emergenti le Forze Armate italiane sanno rispondere con concretezza ed entusiasmo, attraverso una radicale ed innovativa revisione dello strumento militare come quella di recente avviata, tesa alla razionalizzazione interforze e all'integrazione europea. A voi uomini e donne di ogni Arma e alle vostre famiglie che condividono quotidianamente queste realtà di impegno e di sacrificio, va il plauso incondizionato dei cittadini, la riconoscenza delle popolazioni presso le quali ogni giorno prestate la vostra opera di protezione e di assistenza. A voi va egualmente il rispetto dei Paesi amici e della comunità internazionale che di tale opera hanno imparato ad apprezzare sul campo l'alto valore e l'efficacia. Nel giorno della Festa della Repubblica giungano a tutti voi appartenenti alle Forze Armate di ogni ordine e grado, la gratitudine mia e di tutto il Paese e un fervidissimo augurio. Viva le Forze Armate italiane, viva l'Italia".

Il doodle di Google per il 2 giugnoIL DOODLE - Anche Google festeggia, con un doodle 'istituzionale', la festa della Repubblica. Il doodle rimanda al programma della giornata: dalla deposizione della corona d'alloro all'altare della Patria alla rivista militare ai festeggiamenti nei giardini del Quirinale aperti al pubblico per l'occasione. Il 2 giugno è la principale festa nazionale civile italiana: si ricorda il referendum istituzionale indetto a suffragio universale il 2 e il 3 giugno 1946 con il quale gli italiani venivano chiamati alle urne per esprimersi su quale forma di governo, monarchia o repubblica, dare al Paese, in seguito alla caduta del fascismo. Con gli anni è diventata in un certo senso la festa della Costituzione.

50 OMBRELLI TRICOLORE - Cinquanta ombrelli tricolore, realizzati da altrettanti alunni dell'Istituto comprensivo 'Elsa Morante' di Roma secondo un progetto di Alexander Jakhnagiev, caratterizzano questa edizione della sfilata per la festa nazionale della Repubblica. Cinquanta 'Tricolori' che si aggiungeranno a quello più grande verrà disegnato nei cieli di Roma dalla pattuglia acrobatica nazionale al termine della cerimonia.

IL CASO MARO' - Sulla vicenda dei marò "siamo pronti all'arbitrato internazionale", ha ribadito stamani il sottosegretario alla Difesa, Domenico Rossi, parlando con i giornalisti a margine della cerimonia per la Festa della repubblica al Sacrario militare di Redipuglia. "C'era un percorso già avviato, di carattere negativo - ha ricordato Rossi - che stiamo tentando di portare in termini di positività. Il percorso non si è concluso, se si dovesse chiudere negativamente siamo pronti per l'arbitrato internazionale", ha concluso. Interviene anche Ignazio Messina, segretario dell'Idv: "Noi di Italia dei Valori crediamo che la festa della nascita della nostra Repubblica italiana sia il momento per ritrovare la nostra identità nazionale onorando l'onestà e la moralità che più di sessanta anni fa ha costruito la storia migliore del nostro Paese - scrive in una nota - Tutto questo, per costruire un modello di società, un Paese normale in cui il rispetto delle leggi, l'interesse autentico al bene comune, la correttezza nei comportamenti pubblici siano la consueta pratica della politica e per fare di queste linee guida una vera e propria questione nazionale - aggiunge - è la nostra storia, l'orgoglio di quello che siamo ma soprattutto il dovere verso ciò che abbiamo da costruire per il futuro". Naturalmente non tutti concordano. La Lega Nord, per esempio, che affida il suo messaggio al vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli.

PROVOCAZIONE CALDEROLI - "Lo ribadisco: non so, francamente, che Repubblica ci sia oggi da festeggiare. Con la crisi economica, il tasso di disoccupati, un governo non eletto e l'assalto alla Costituzione oggi per me è un giorno di lutto", dice Roberto Calderoli, Vice Presidente del Senato. "Renzi, Boldrini e i vari ministri invece di fare bella mostra alla parata e far festa pensassero a lavorare visto che abbiamo il massimo del debito pubblico, il massimo della disoccupazione e il massimo dell'oppressione fiscale". Calderoli accusa: "Viviamo sotto un governo mai votato dal popolo con un premier che imita Crozza invece del contrario". Poi conclude così: "C'è un regime bianco che sta cambiando, con il ricatto, la nostra Costituzione per garantirsi il potere per i prossimi 100 anni".