Lunedì 29 Aprile 2024

Prima indagine europea contro Google, Apple e Meta

I tre giganti tecnologici sono accusati di aver violato la nuova normativa europea sulla concorrenza nei mercati digitali

Il commissario europeo Thierry Breton

Il commissario europeo Thierry Breton

La Commissione Europea ha annunciato l'avvio delle prime indagini formali su alcuni dei più grandi nomi del settore tecnologico: Google, Apple e Meta. Queste indagini sono state scatenate da sospette violazioni del Digital Markets Act (DMA), una legislazione chiave che mira a garantire la concorrenza e a limitare il potere dei cosiddetti "gatekeeper" digitali. Il DMA, entrato in vigore nel maggio 2023, rappresenta un tentativo dell'UE di regolamentare le pratiche commerciali delle piattaforme online che dominano il mercato, imponendo loro di operare in modo più equo e aperto.

Motivazioni dell'indagine: la conformità al DMA in bilico

Le indagini si concentrano sulle modalità con cui queste aziende si stanno adeguando alle nuove normative, in particolare sulle pratiche che potrebbero ostacolare la concorrenza e limitare le scelte dei consumatori. La Commissione Europea ha specificato che le indagini esamineranno se le aziende hanno impedito agli utenti di godere dei benefici previsti dal DMA, come la libertà di rimuovere software preinstallati o di scegliere servizi di terze parti. Inoltre, verranno valutate le nuove tariffe per i servizi e le tattiche utilizzate per screditare prodotti o servizi concorrenti.

Le reazioni delle aziende indagate, tra difesa e adeguamento

Le aziende coinvolte hanno reagito in modi diversi all'annuncio delle indagini. Apple ha dichiarato di voler fare appello contro una recente multa quasi 2 miliardi di euro per regole ritenute abusive nell'App Store, sostenendo che la decisione rafforza la posizione dominante di Spotify. Google e Meta non hanno immediatamente risposto alle richieste di commento, ma hanno annunciato cambiamenti per gli utenti europei, come l'abilitazione di interazioni con applicazioni di terze parti e maggiori protezioni dei dati.

Possibili conseguenze: sanzioni e cambiamenti nel mercato digitale

Le implicazioni di queste indagini potrebbero essere significative. In caso di violazioni accertate, le aziende rischiano sanzioni fino al 10% del loro fatturato mondiale totale annuo, che potrebbero salire fino al 20% in caso di violazioni ripetute. Queste indagini potrebbero anche portare a cambiamenti sostanziali nel modo in cui le piattaforme operano, con potenziali effetti a lungo termine sulla struttura del mercato digitale europeo e globale. La Commissione Europea ha espresso la volontà di accelerare le indagini del DMA, mirando a ottenere decisioni preferibilmente entro sei mesi, in modo che utenti e sviluppatori di app possano presto vedere i frutti delle nuove regole.

L'apertura di queste indagini segna un momento cruciale nella regolamentazione del mercato digitale europeo. Mentre le aziende tecnologiche si adattano alle nuove regole, l'UE si impegna a far rispettare il DMA per garantire un ambiente digitale più equo e competitivo. Le indagini in corso saranno seguite con grande attenzione, poiché potrebbero definire il futuro del settore tecnologico e il suo impatto sulla società.