Martedì 30 Aprile 2024

Italiani sedentari, ma la rimonta è cominciata

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All’Olimpico di Roma, l’Osservatorio Valore Sport organizzato da The European House-Ambrosetti ha portato oltre 40 relatori per un forum sullo sport ad ampio respiro. Oltre al Ceo di The European House, Valerio De Molli, che ha presentato la ricerca per rilanciare l’industria sportiva, sul palco hanno preso la parola le più alte cariche istituzionali sportive: dal presidente del Coni Giovanni Malagò, al presidente e ad di Sport e Salute Vito Cozzoli. E ancora il presidente dell’ICS Antonella Baldino, il numero uno del Cip Luca Pancalli, il dg di Sport e Salute Diego Nepi Molineris e Gian Paolo Montali dg della Ryder Cup. Gli approfondimenti dell’Osservatorio sono partiti da un paradosso tutto italiano. Il 2021 è stato l’anno record dello sport agonistico, con l’Italia secondo Paese al mondo dopo gl Usa per numero di podi (283) tra Olimpiadi, Mondiali ed Europei, generando grande entusiasmo nel Paese. A fronte dell’elevata attenzione mediatica che le vittorie degli atleti azzurri hanno generato non si è registrato proporzionale riflesso nella pratica, anche se, ha sottolineato Cozzoli, è necessario "avere orizzonte comune per il Paese e lo sport, ciò su cui lavoriamo da 3 anni su indicazione del governo. L’ultimo studio di Eurobarometro recita come l’Italia sia passata dal quint’ultimo al 16° posto nella classifica dei paesi più attivi in Europa. E’ un significativo passo in avanti, un deciso cambio di rotta verso un’Italia che vuole essere attiva e in salute. L’obiettivo? Superare la Finlandia che ha il 92% della popolazione attiva".

Nepi Molineris ha sottolineato come i grandi eventi sportivi - "Sport e Salute ne organizza o cura 14, più 18 concerti per oltre 90 giorni di eventi e un fatturato diretto di circa 250 milioni", ha detto - siano fondamentali per la diffusione della pratica sportiva, creando "indotto diretto e indiretto" nelle città italiane.

Paolo Franci